Tua vivit imago - volume 1

L autore Plauto 90 95 100 105 110 115 SELENIO Fu durante le feste di Dioniso.2 Mia madre mi condusse a vedere la processione. Al ritorno egli ci seguì fino alla porta di casa, osservandomi di nascosto. Poi entrò in amicizia con mia madre e con me, usando lusinghe e regali di ogni genere. GINNASIO Capitasse a me un uomo simile, come lo rigirerei! SELENIO In breve, la consuetudine me ne fece innamorare, e anche lui di me. RUFFIANA Oh mia cara Selenio, l amore bisogna fingerlo. Ad amare davvero, si finisce per fare il bene dell altro molto più del proprio. SELENIO Ma lui, davanti a mia madre, ha giurato solennemente di sposarmi. Invece adesso deve sposare un altra, una sua parente di Lemno3 che abita qui vicino (accenna alla casa di Demif ne). Suo padre lo vuole, e adesso mia madre è adirata con me perché non sono tornata in casa sua dopo che ho saputo delle sue nozze con un altra. RUFFIANA In amore non esistono spergiuri. SELENIO Ora, ti prego, lasciamela qui (indica Ginnasio) per tre giorni soltanto, a sorvegliarmi la casa. Mia madre mi ha mandata a chiamare. RUFFIANA Sarà un triduo4 molesto per me, e ne avrò del danno. Ma lo farò. SELENIO Sei generosa, una vera amica. E tu, Ginnasio mia, se verrà Alcesimarco in mia assenza, non essere aspra, non investirlo. Per quanto si sia comportato male nei miei confronti, pure sta sempre nel mio cuore. Calma, ti prego. Non dirgli nulla che possa affliggerlo. Eccoti le chiavi (le estrae e gliele consegna). Se qualcosa ti occorre, corri a prenderla. Io parto. GINNASIO (piangendo) Mi hai strappato le lacrime. SELENIO Ginnasio mia, sii felice. GINNASIO Mettiti un po in ordine, cara. Sei indecente. Vuoi andartene così? SELENIO La mia sorte è indecente, è giusto che anch io sia malmessa. GINNASIO Tirati almeno su lo scialle. SELENIO Lascialo sgualcire: anch io mi sgualcisco. GINNASIO Come vuoi. Intanto addio, e sta sana. SELENIO Lo vorrei, se fosse possibile. (Esce di scena) GINNASIO Vuoi qualcosa da me, madre mia? Altrimenti entro. Sì, mi è parsa proprio innamorata. RUFFIANA Perciò continuo ad assordarti: non t innamorare! Entra ora. GINNASIO Davvero non vuoi nulla? RUFFIANA Che tu stia sana. GINNASIO Anche tu. (Entra in casa di Selenio) (trad. C. Carena) 2. le feste di Dionìso: le Dionisie, feste celebrate in onore di Dionìso/Bacco. Le più famose e importanti erano quelle di Atene, ma si tenevano anche in altre città greche, tra le quali Sicione, dove è ambientata la commedia. 3. Lemno: isola del mar Egeo. 4. triduo: periodo di tre giorni. La tradu- zione è un calco del latino triduum, ma in italiano il termine è usato di solito per indicare, in modo più speci co, un ciclo di preghiere o di riti della durata di tre giorni. 163

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Età arcaica e repubblicana