Tua vivit imago - volume 1

L autore Plauto Le tre dame in blu, XV secolo a.C., affresco. Heraklion (Creta), Museo Archeologico (dal Palazzo di Cnosso). 25 30 35 40 come stringono fra loro amicizia e la coltivano. Noi, anche a fare altrettanto, anche se le imitiamo, stentiamo ugualmente a non farci guardare di malocchio per tutta la vita. Ci vogliono prive delle loro ricchezze, incapaci di qualsiasi cosa coi nostri soli mezzi e dipendenti in tutto da loro, così da doverle supplicare. Quando vai a trovarle, vorresti uscire, anziché entrare. In pubblico il nostro ceto è accarezzato; in privato, alla prima occasione ti rovesciano addosso a tradimento una doccia fredda. Ci accusano di praticare coi loro mariti, ci chiamano mantenute, cercano di screditarci. Sia io che tua madre divenimmo due sgualdrine perché eravamo liberte; e lei ti allevò da sola, come io mia figlia, poiché i vostri padri li avevamo incontrati solo quella volta. E se mia figlia io la spinsi a fare lo stesso mestiere, non l ho fatto per vanità, ma per non patire la fame. SELENIO Però era meglio sposarla con un marito. RUFFIANA Ma come? Non lo sposa ogni giorno un marito? L ha sposato oggi e presto, questa notte, lo sposerà di nuovo. Non l ho mai lasciata vedova nel letto, io. Perché se non va a nozze lei, la nostra famiglia fa una triste fine, in preda alla fame. GINNASIO Necessità vuole ch io sia come tu vuoi ch io sia, o madre. RUFFIANA Ho proprio piacere che ti disponi a fare come dici. Fa come voglio io, e non diventerai mai come sono io, alla mia età: ti conserverai sempre così bella giovane, con rovina di molti e con guadagno per me senza alcuna spesa. GINNASIO Lo voglia il cielo! RUFFIANA Il cielo non può farci un bel niente senza la tua collaborazione. GINNASIO E io giuro che collaborerò di buona lena. Tu però, Selenio mia, pupilla mia, mentre noi si chiacchiera... non ti ho mai visto così accigliata. Dimmi un po , per 161

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana