Tua vivit imago - volume 1

L autore Plauto 95 100 105 110 115 120 SIGNORA Come si stira, che smorfie! Cosa devo fare adesso, padre mio? VECCHIO Avvicinati a me, figliola, e allontanati più che puoi da lui. MENECMO II Evohè, evohè, Bromio!8 In quale foresta mi inviti a caccia? Odo la tua voce, ma non posso abbandonare questi luoghi. Vedi, questa cagna rabbiosa mi trattiene da sinistra, e da dietro, lì, un caprone che in vita sua ha rovinato sovente dei cittadini innocenti con le sue false testimonianze. VECCHIO Guai a te! MENECMO II Ecco che l oracolo di Apollo mi ordina di bruciarle gli occhi con fiaccole ardenti. SIGNORA Sono morta! Padre mio, minaccia di bruciarmi gli occhi! MENECMO II (fra sé) Ahimè, mi dicono matto, mentre i matti sono senz altro loro. VECCHIO Oh, figlia! SIGNORA Ebbene? VECCHIO Che si fa? Se chiamassi qui dei servi in fretta? Vado e conduco qualcuno che lo porti in casa e lo leghi prima che susciti un putiferio anche maggiore. MENECMO II (a parte) Niente da fare. Se non trovo qualche espediente al più presto, mi porteranno a casa loro. (Ad alta voce, ancora da forsennato e con gli occhi al cielo) Tu vuoi che non mi trattenga più dal prendere a pugni la faccia di costei, se non mi sparisce dagli occhi per andare a impiccarsi alla malora. Apollo, farò come comandi. VECCHIO (alla glia) Presto, rifugiati in casa di gran carriera prima che ti massacri. SIGNORA Sì che fuggo. Padre caro, sorveglialo, che non si allontani di qui. Non sono una donna disgraziata, a sentirmi dire queste cose? (corre in casa) MENECMO II (a parte) Meno male: di lei mi sono sbarazzato. Adesso mi devo sbarazzare di questo vecchio lurido, barbuto e tremulo Titone,9 degno figlio di Cicno. (Ad alta voce) Così mi ordini di spezzare a costui le membra, le ossa e le articolazioni col bastone che tiene lui stesso? VECCHIO Che tu sia maledetto, se mi tocchi o ti avvicini ancora a me! MENECMO II Farò come comandi: prenderò una scure a due tagli e ridurrò in frattaglie i visceri di questo vecchio fino all osso. VECCHIO (a parte) Eh sì, devo essere cauto e badare alla mia pelle. Ho paura: minaccia e può farmene del male. MENECMO II Che altro mi ordini, Apollo? Ora vuoi che aggioghi dei cavalli indomiti, feroci, che monti sul cocchio e schiacci questo vecchio leone fetido e sdentato. Eccomi 8. Evohè Bromio!: evohè era il grido dei seguaci di Bacco, qui evocato con il nome di Bromio, dal sostantivo greco bròmos, che signi ca fragore , fremito . L origine di questo epiteto viene generalmente ricondotta a due possibili spiegazioni: la prima fa riferimento al fatto che, secondo il mito, Dionìso/Bacco era stato generato in mezzo ai fragori del tuono dalla madre Sèmele, colpita dal fulmine di Giove (Sèmele infatti, incinta di Giove, aveva voluto vedere quest ultimo in tutto il suo splendore, ma era rimasta incenerita dai suoi fulmini); la seconda spiegazione riconduce l epiteto all ebbrezza del vino, che produce fremito e furore. Menecmo II nge una sorta di delirio degli iniziati ai riti misterici di Bacco. 9. vecchio Titone: si tratta di un mortale che aveva sposato la dea Aurora. Quest ultima aveva chiesto e ottenuto per lui l immortalità, ma non l eterna giovinezza, motivo per cui Titone era divenuto un vecchio decrepito. 151

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Età arcaica e repubblicana