Tua vivit imago - volume 1

DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO Analisi del testo Una commedia particolare Con i suoi 1437 versi il Miles gloriosus, di cui il testo appena letto rappresenta il movimentato e divertente inizio, è la più lunga delle commedie plautine. Pur essendo abbastanza simile alle altre per i temi toccati (amanti ostacolati, presenza di un servus call dus, inganni e sottrazioni), essa rappresenta un caso piuttosto singolare. Dal punto di vista metrico-strutturale, per esempio, si segnala per la presenza di un unica sezione lirica a fronte delle numerose sezioni cantate nelle altre commedie (si tratta di un canticum in settenari anapestici ai vv. 1011-1093; per il resto si alternano metri giambici e trocaici): un elemento, questo, che ha fatto ipotizzare che essa fosse destinata a una troupe sprovvista di attori-cantanti. Il modello greco citato esplicitamente da Plauto nel prologo (vv. 86-87) con il titolo di Alazòn ( Lo spaccone ), ma a noi totalmente sconosciuto doveva avere come protagonista un soldato di ventura, probabilmente un mercenario greco al servizio di un monarca ellenistico (da qui, probabilmente, scaturisce l accenno, nel nale del testo proposto, al re Seleuco, rr. 72-73). Il personaggio del soldato fanfarone viene inserito da Plauto nel classico intreccio dell amore contrastato fra due giovani, ma nisce con l essere la vittima della beffa ordita dall astuto servo Palestrione, mentre una beffa minore , ordita dallo stesso Palestrione ai danni dello schiavo Scèledro, ripropone il tema del doppio (proprio anche di altre commedie plautine, come l Amphitru o e i Menaechmi). La commedia si regge tutta sugli inganni, sui mascheramenti e gli smascheramenti, con la punizione nale del soldato presuntuoso: un lieto ne che la rielaborazione di Plauto condivide con i modelli greci. Tuttavia, se la Commedia Nuova greca conduceva lo spettatore attraverso un percorso rassicurante, che si concludeva con il ritorno all armonia familiare, quella che chiude il testo plautino è piuttosto la giusta punizione del colpevole, come riconosce, paradossalmente, lui stesso: «Oh povero me! Sono vittima di una beffa, lo vedo. [ ] Ma riconosco che è giusto. Se si facesse così con tutti gli adùlteri, qui ce ne sarebbero di meno (vv. 1433-1436, trad. C. Carena). Il ritratto di un millantatore In queste prime battute della commedia emergono con chiarezza alcuni tratti tipici della commedia plautina: il gusto per i nomi parlanti , cioè per quei nomi che, nella loro etimologia, alludono alle caratteristiche proprie dei personaggi (Pirgopolinìce, Artotrògo); la costruzione di neologismi fantasiosi e ridicoli, che mettono in scena vere e proprie parodie in miniatura di un genere alto come l epica; la descrizione di imprese talmente iperboliche da rendere stupefacente la capacità dell adulatore (nel nostro caso Artotrògo) di far ricordare allo spaccone Pirgopolinìce azioni non solo da lui mai compiute, ma anche impossibili da compiere. Il grande divertimento che procurano queste pagine nasce proprio dall incontro di stilemi alti (epiteti, imprese eroiche) con la realtà dei fatti, che vede sulla scena una gura resa cieca dal culto per la propria persona e un parassita che, pur di ottenere vantaggi, è disposto a inventare e a ngere di credere a cose assolutamente irreali. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Come descriveresti i personaggi in base a quanto emerge dal dialogo iniziale? TRADUZIONI A CONFRONTO Alla pagina seguente puoi leggere la traduzione dei vv. 1-9 del Miles gloriosus nella versione di Pier Paolo Pasolini. Confrontala con quella di Mario Scàndola (il traduttore del brano antologizzato) e, dopo aver letto il testo anche in lingua originale, individua e spiega la differente finalità delle due rese: comunicativa in un caso, espressiva nell altro. COMPETENZE ATTIVE Per confrontare La parola servus sintetizza le prerogative del servitore, che deve servire gli interessi dell erus, ovvero del suo padrone. Queste caratteristiche della condizione servile, oltre che ampiamente attestate nelle commedie di Plauto, sono anche presenti nella commedia dell arte italiana. Individua le maschere della tradizione italiana che ripropongono i tratti del servo della palliata latina. 146

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Età arcaica e repubblicana