Intrecci filosofia - Homo homini lupus: la concezione

L autore Plauto filosofia Homo homini lupus: la concezione plautina dei rapporti interpersonali Dalle commedie di Plauto e Terenzio ( p. 220) traspare una concezione assai diversa, se non addirittura opposta, dei rapporti interpersonali. Per Terenzio la solidarietà tra gli esseri umani è l unico modo di rendere l esistenza sopportabile e degna di essere vissuta; al contrario, la concezione dei rapporti interpersonali che spesso sembra emergere dalle trame delle commedie plautine è quella di un conflitto più o meno latente, nel quale per prevalere occorre essere più furbi degli altri e perseguire i propri scopi con qualsiasi mezzo. Una metafora ricorrente per esprimere questo concetto plautino è quella che vede nell altro un lupo (lupus) da cui guardarsi: «Sembrava un lupo affamato; ho temuto che mi si avventasse contro (Captivi, v. 912); «Guàrdati da quest uomo, sai! Sta lì con le fauci spalancate sulla tua eredità come un lupo famelico (Stichus, vv. 604-605); e così via. La formulazione più celebre si legge nell Asinaria, al v. 495: Lupus est homo homini, non homo, quom qualis sit non novit, «L uomo è un lupo per l uomo, non un uomo, quando s ignora chi sia . La prima parte di questo verso è divenuta proverbiale, nella forma homo homini lupus, per indicare la spietata concorrenza che governa i rapporti tra gli esseri umani, ed è stata resa celebre soprattutto dal filosofo inglese Thomas Hobbes (1588-1679), che la usa come simbolo dei rapporti umani allo stato di natura, prima della nascita dello Stato civile. Per approfondire sia il significato immediato sia la fortuna della frase plautina puoi leggere R. Tosi, Homo homini lupus: da Plauto a Erasmo a Hobbes, Eikasmòs 19, 2008, pp. 387-395, reperibile anche online. Un mosaico romano che raffigura maschere sceniche e strumenti musicali utilizzati per le rappresentazioni teatrali. „ LE TRAME Amphitru o ( An trione ) Giove, innamorato della bella Alcmena, prende le sembianze del marito di quest ultima, Anfitrione, che è in guerra, e, accompagnato da Mercurio che a sua volta ha assunto l aspetto di Sosia, servo di Anfitrione , si reca da Alcmena e trascorre la notte con lei. Inaspettatamente i veri Anfitrione e Sosia tornano a casa, dando inizio a una serie di equivoci che si risolveranno con l intervento dello stesso Giove: Alcmena partorirà due gemelli, uno da Giove ( racle) e uno da Anfitrione. Asinaria ( La commedia degli asini ) Un giovane si innamora di una cortigiana (cioè di una meretrice) e la riscatta, superando anche la rivalità in amore del proprio padre, grazie all aiuto di furbi servitori e alla vendita di alcuni asini. 125

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana