VERBUM DE VERBO - Callĭdus

DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO verbum de verbo / Call dus / L aggettivo call dus può significare, in termini generali, abile, esperto , ma è di solito usato, con accezione negativa o comunque ambigua, nel senso di furbo, astuto . Nelle commedie di Plauto è spesso lo schiavo a essere definito call dus, appunto per la sua astuzia nel risolvere i problemi ricorrendo a sempre nuovi stratagemmi o a veri e propri inganni, ma naturalmente possono esse- re call di anche altri personaggi, come la lena, la mezzana . L aggettivo può essere riferito, inoltre, alle azioni stesse (call dis dolis, con astuti inganni , Bacch des, v. 643). Il termine deriva da callum, il callo che viene alle mani quando si lavora, da cui il verbo calleo, che significa avere il callo e dunque essere pratici, esperti in qualcosa . in breve Sono le commedie Le commedie del servus call dus Il servo astuto è il vero motore dell azione: alleato di in cui il servo astuto uno dei due antagonisti (in genere il giovane innamorato), è spavaldo, sfacciato e orditore è il personaggio che di inganni; a lui si devono le trovate comiche, le battute e i giochi di parole caratteristici del con i suoi inganni e le sue trovate muove teatro plautino. In un famoso monologo ( T13) il servo Psèudolo paragona esplicitamenl azione. te la sua capacità di escogitare inganni per risolvere le situazioni più complicate proprio all inventiva del poeta (vv. 401-405): «Come il poeta, all atto di prendere in mano le tavolette, cerca ciò che in nessun punto della terra esiste, eppure lo trova, dando apparenza di verità alla menzogna, così ora io diventerò poeta: le venti mine [monete d oro] ora inesistenti in qualsiasi punto della terra, io invece le troverò (trad. C. Carena). Proprio per la centralità di questo personaggio, si è soliti individuare, nell ambito dei testi plautini, un gruppo di commedie che lo vedono protagonista, definite appunto commedie del servus call dus: le più celebri sono lo Pseudo lus, le Bacch des, la Mostellaria e il Miles gloriosus. Le commedie Le commedie di carattere Le cosiddette commedie di carattere sono invece quelle in di carattere sono cui predomina un personaggio che rappresenta un determinato tipo umano. La più celebre incentrate su è senz altro l Aulularia ( T8): in essa il protagonista, Euclione, è il prototipo della figura del un personaggio che vecchio avaro (senex avarus), ossessionato dal timore di essere derubato. Nella Cas na, inveraffigura un tipo umano. ce, l amore fra due giovani è ostacolato dal senex libidinosus, ovvero il vecchio innamorato in modo ridicolo di una ragazza e destinato a essere oggetto di beffa da parte della moglie offesa ( T1). Altri motivi Equivoci, beffe e agnizione Anche le commedie incentrate sugli equivoci derivanti dallo dell azione plautina scambio di persona hanno riscosso successo e grande fortuna: nei Menaechmi due gemelli possono essere perfettamente identici, separati alla nascita, si trovano sempre in scena inconsapevolmente una serie di equivoci, l uno al posto dell altro e di fronte a interlocutori convinti di parlare con il gemello assente uno scherzo ai danni di un personaggio o ( T3); nell Amphitru o Giove e Mercurio prendono le sembianze di Anfitrione e del suo un riconoscimento. servo Sosia, i quali, sconcertati, si trovano a incontrare il proprio doppio, finendo con il dubitare della propria stessa identità ( T11). Un ulteriore categoria di commedie che è stata individuata dalla critica è quella della beffa, nella quale l obiettivo viene perseguito attraverso l organizzazione di un grande scherzo ai danni di uno degli antagonisti: ne è un esempio la Mostellaria, nella quale si fa credere a un padre che la casa nella quale il figlio sta gozzovigliando con gli amici sia infestata da un fantasma. Infine molti intrecci plautini, in particolare quelli in cui viene presentata una vicenda di amore contrastato, si sviluppano e si risolvono grazie all agnizione (agnitio), ovvero il riconoscimento , il procedimento teatrale per cui un personaggio, che in tenera età era stato abbandonato o separato dalla propria famiglia, alla fine viene riconosciuto e quindi riacquista il suo status sociale e si ricongiunge ai propri cari. 124

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana