2. Le commedie superstiti

L autore Plauto in breve 2. Le commedie superstiti Commedie autentiche e commedie spurie Attribuite a Plauto, il cui nome è garanzia di affluenza di pubblico e di buoni incassi, alla fine dell età repubblicana circolano 130 palliatae (le commedie di ambientazione greca p. 84) di enorme successo. l erudito Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.) a stabilire quali siano quelle da ascrivere con certezza all autore: ne individua ventuno; altre diciannove le ritiene di dubbia attribuzione; le novanta rimanenti sono, a suo avviso, senz altro spurie, vale a dire non autentiche, non attribuibili a Plauto. A noi sono pervenute le ventuno commedie considerate autentiche da Varrone, e dette per questo motivo varroniane . I codici, tuttavia, non ci hanno restituito integralmente tutti i testi: della Vidularia, che nei manoscritti occupava l ultimo posto (e quindi la posizione più esposta alla perdita di fogli), ci rimangono solo circa 120 versi, mentre presentano significative lacune l Amphitru o, l Aulularia, la Cas na e la Cistellaria. Stabilire una cronologia delle commedie e individuare, quindi, una linea evolutiva della poetica e dello stile di Plauto è molto difficile: gli unici punti fermi sono le date di rappresentazione dello Stichus (200 a.C.) e dello Pseudo lus (191 a.C.), mentre la Cas na fa riferimento ad avvenimenti del 186 a.C. Presunte allusioni a fatti storici contenute in altre opere hanno dato origine a ulteriori ipotesi di datazione, che rimangono, però, non comprovate. Le commedie attribuite a Plauto erano molto numerose, ma solo ventuno sarebbero, secondo Varrone, quelle autentiche, e queste sono quelle che ci sono giunte; di esse è impossibile costruire una cronologia certa. „ I PERSONAGGI E I TIPI DI INTRECCIO Gli intrecci delle commedie plautine, ispirati a quelli della Commedia Nuova greca ( p. 129), possono essere ridotti a un unico schema: la lotta fra due antagonisti per il possesso di qualcuno o di qualcosa (una donna o un bene), che termina sempre con la sconfitta di uno dei due e la vittoria dell altro. Tale schema viene declinato da Plauto con grande estro, utilizzando numerosi espedienti e mettendo spesso al centro dell intreccio un personaggio ricorrente che, come vedremo, è quasi un suo alter ego: il servus call dus, il servo astuto . Accanto a questo, anche gli altri personaggi in azione vengono riproposti, nelle diverse commedie, più o meno sempre uguali e con un ruolo fisso: si tratta di personaggi privi di profondità psicologica, veri e propri tipi guidati, nelle loro azioni, dalla convenzionalità dei sentimenti e del modo di pensare. Personaggi Testi PLUS Fate largo al servus currens! Volano gli insulti tra lo schiavo e il lenone Ruolo servo astuto (servus call dus) i suoi intrighi e le sue astuzie sono il motore dell azione giovane innamorato il suo amore è ostacolato, ma può contare sull aiuto del servo (adulescens amator) vecchio (senex) svolge per lo più il ruolo di antagonista del giovane fanciulla amata talvolta è una cortigiana, cioè una meretrice (mere trix), in altri casi è una ragazza di modesta condizione (virgo), che alla ne della commedia si scoprirà essere invece di nobili natali (virgo oppure mere trix) lenone (leno) è il tenutario del postribolo: si pone come antagonista del giovane quando la donna amata è una cortigiana parassita (parasitus) gura tipica della cultura greca, introdotta a Roma proprio dalla commedia, è un individuo che si procura pranzi gratuiti partecipando a banchetti, spesso con il compito di divertire i convitati con le sue battute: scroccone e adulatore, cerca di assicurarsi i favori di colui da cui può ottenere qualcosa 123

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana