Tua vivit imago - volume 1

Immagini di maschere a metà della Commedia L autoreNuova Plauto raffiguranti un sileno, un vecchio, una donna e un etera, I secolo a.C.-I secolo d.C. Collezione privata. Le commedie di Plauto: un mondo alla rovescia, uno specchio deformante della realtà. in grado di svelarne ipocrisie e brutture. Questa dimensione ludica e carnevalesca, da mondo alla rovescia, non di rado aperta anche alla rottura della nzione scenica e al metateatro (cioè al cosiddetto teatro nel teatro ), accomuna le commedie di Plauto alle opere di autori quali Aristofane (ca 445-385 a.C.), Luigi Pulci (1432-1484), Fran ois Rabelais (ca 14941553), Giambattista Basile (1566-1632), Emilio Gadda (1893-1973) e Dario Fo (1926-2016). vivace ed ef cace sul piano artistico quanto a lingua, stile, ritmi della metrica: «Quello che prende alla gola e trascina ogni lettore delle commedie di Plauto , ha scritto uno dei suoi massimi studiosi, Ettore Paratore (1907-2000), «è la vivacità travolgente che spira dalla prima all ultima scena, e che, nella letteratura comica mondiale, trova riscontro solo in Aristofane, vero fratello spirituale di Plauto al di sopra di tutte le distanze etniche, cronologiche e culturali, nel senso della gioia straripante che sgorga dalla vicenda comica tesa no alla massima esplosività mimica ed espressiva . Il mondo alla rovescia Il teatro plautino si inserisce nella linea della letteratura che il critico russo Michail Bachtin (1895-1975) de nisce carnevalesca o «carnevalizzata : gettando le radici nella cultura popolare e nel folklore, essa si oppone a ogni forma di rappresentazione seria della realtà e, attraverso la narrazione o la messa in scena di situazioni estreme o paradossali, contesta e mette in crisi la visione meta sica ( loso ca o religiosa) del mondo. Estremizzando la comicità no al parossismo, Plauto crea, in effetti, un universo nel quale le regole e le leggi della realtà quotidiana vengono stravolte e sovvertite: un universo che offre l opportunità di evadere in una realtà alternativa e paradossale, che è tuttavia anche uno specchio della vera realtà, Il perdono e il ritorno alla normalità Non bisogna credere, tuttavia, che quello di Plauto sia un teatro sovversivo, di contestazione dell ordine sociale: la dimensione carnevalesca costituisce, sì, un momento di capovolgimento dell ordine prestabilito e dei rapporti gerarchici che vigono all interno di qualsiasi società (la nostra come quella della Roma del III secolo a.C.), ma si tratta di un rovesciamento soltanto provvisorio, una parentesi destinata a chiudersi, con il ritorno alla normalità, alla ne del periodo di festa. quanto avviene anche al termine delle commedie, con i padri che perdonano i gli e i padroni gli schiavi: «la pratica del perdono , ha scritto Maurizio Bettini nel contesto di un interpretazione antropologica del teatro plautino, «signi ca anche che tutto quel che si è fatto era in qualche modo previsto: gli e schiavi plautini (proprio perché perdonati e perdonabili) avevano in qualche modo il diritto di fare quel che hanno fatto. Non è regola solo il ritorno alla normalità la prassi del perdono mostra che anche la trasgressione era regola: la regola burlesca del rovesciamento, quella stessa regola che si fa qui struttura dell intreccio e codice, a un tempo, della composizione teatrale . La possibilità di prendere parte, come lettori o come spettatori, a questo temporaneo mondo alla rovescia, destinato a terminare con il rassicurante ritorno alla normalità, è un altra delle ragioni del fascino che le commedie di Plauto continuano a esercitare sul pubblico di ogni epoca. 121

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Età arcaica e repubblicana