LA TRAGEDIA IN ETÀ CONTEMPORANEA

I GENERI espressione del genere tragico e uno dei vertici della letteratura di ogni tempo; in Francia Pierre Corneille (1606-1684), autore di tragedie di forma classicheggiante, che mettono in scena i personaggi del mito greco (Medea) o della storia antica (Rodoguna) come simboli dei vizi e delle virtù dell uomo; e Jean Racine (1639-1699), più attento ai sentimenti intimi, dall amore tenero e incondizionato (I genia) alla passione morbosa e distruttiva (Fedra); in Italia invece la tragedia, pur rappresentata da autori come Gian Giorgio Trìssino (1478-1550), fu sempre più legata alla forma melodrammatica che, nata sulla scorta di una ripresa della tragedia greca la quale univa l arte della poesia e quella della musica , divenne ben presto una delle più rappresentative forme di espressione del Paese, che infatti esportò il genere in tutto il resto d Europa. LA TRAGEDIA IN ET CONTEMPORANEA SETTECENTO E OTTOCENTO Tra la seconda metà del Settecento e la prima dell Ottocento si collocano le opere di due autori di primissimo piano: Vittorio Alfieri (1749-1803), autore di tragedie, spesso ispirate alla mitologia greca (Mirra) o alla storia romana (Ottavia), nelle quali celebra la libertà contro il dispotismo delle monarchie e la resistenza dell individuo contro le forze che gli si oppongono con violenza; e Alessandro Manzoni (1785-1873), autore di due drammi storici, Il conte di Carmagnola e Adelchi: un genere, questo, caratteristico del Romanticismo europeo, che mette in scena vicende individuali sullo sfondo dei grandi eventi storici e politici. A partire dalla seconda metà dell Ottocento la tragedia viene gradualmente sostituita dal dramma borghese, che presenta personaggi e situazioni della Il Re Lear di Shakespeare Nella tragedia di Re Lear, probabilmente rappresentata per la prima volta nel 1605, si intrecciano due vicende. La principale è quella di Lear, re di Britannia egoista e autoritario, che, ormai vecchio, decide di abdicare in favore delle due figlie maggiori, ipocrite adulatrici, scacciando la minore, Cordelia, l unica che lo ama sinceramente e ha il coraggio di dirgli la verità. Tradito, si riduce a vagare pazzo e farneticante per la brughiera, imprecando contro la corruzione del mondo. Accanto a quella del protagonista si svolge la storia del conte di Gloucester, uomo di fiducia di Lear in seguito da questi rinnegato e accecato, e dei suoi due figli, il bastardo Edmund e il legittimo Edgar, calunniato dal fratellastro. Dopo una serie di vicende tragiche che vedono intrecciarsi i destini dei vari personaggi, re Lear si riappacifica con Cordelia, che viene però uccisa per ordine di Edmund: per questo, muore di dolore. Altrettanto complessa è la rete di metafore della quale la trama è espressione, ma il senso ultimo della tragedia può essere individuato nella constatazione del carattere ambiguo, sfuggente e contraddittorio dell universo morale e nel paradosso per il quale soltanto attraverso il dolore, la disperazione e la follia si può infine arrivare a vedere e comprendere la verità; come dice Edgar nel finale: «Spetterà dunque a noi portare, rassegnati, tutto il peso di questi tristi tempi; e dire quello che sentiamo dentro, non quello che dovremmo . Edqin Austin Abbey, Re Lear, atto I, scena I, 1898. New York, Metropolitan Museum of Art. 118

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana