Diritto ed economia. Istruzioni per l’uso - Per il settore

dIrITTO 4.9 Il diritto internazionale e la condizione degli stranieri 79 Soggiorno regolare: i documenti richiesti Per entrare in modo regolare in Italia è necessario il passaporto o un altro documento di viaggio e il visto di ingresso (che può essere concesso per visita e/o turismo, lavoro, studio e/o ricerca, motivi familiari ecc.), che va richiesto dal cittadino extracomunitario all ambasciata o ai consolati italiani nel Paese d origine o di residenza. L ingresso in Italia è consentito con visti per soggiorni di breve durata, fino a tre mesi, e con permesso di soggiorno per periodi più lunghi, con motivazione identica a quella del visto. Ingresso per motivi di lavoro Il numero di persone che possono entrare in Italia per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale, e di lavoro autonomo, è stabilito tramite: un documento che programma le politiche di immigrazione (art. 3 T.U.) elaborato ogni tre anni; decreti periodici (di solito annuali), i cosiddetti decreti-flussi (art. 21 T.U.), emanati dal Presidente del Consiglio. I decreti-flussi normalmente prevedono una riserva di quote per i cittadini provenienti da Paesi con i quali lo Stato ha concluso accordi per la regolamentazione dei flussi d ingresso e delle procedure di riammissione. Presenza irregolare ed espulsioni Il mancato rispetto di queste procedure, o una permanenza oltre tre mesi (oppure oltre il termine minore eventualmente indicato nel visto), pongono lo straniero in una condizione di irregolarità, e ne comportano l espulsione, salvi i casi di forza maggiore previsti dalla legge. I cittadini stranieri espulsi non possono rientrare in Italia, a meno che non abbiano un autorizzazione speciale o sia terminato il divieto di ingresso. Non sono ammessi in Italia gli stranieri segnalati per gravi motivi di ordine pubblico e sicurezza nazionale, e di tutela delle relazioni internazionali. In pratica, è considerato irregolare: il cittadino extracomunitario che entra in Italia senza documenti (passaporto o documento di riconoscimento e visto); il cittadino extracomunitario che, entrato regolarmente in Italia, ha perso i requisiti necessari per il soggiorno. Lo straniero che raggiunge in modo irregolare l Italia viene respinto alla frontiera oppure, se già entrato nel territorio nazionale, viene espulso, a meno che non debba essere trattenuto in uno dei centri per l immigrazione per accertarne identità e/o nazionalità. Il provvedimento di espulsione è adottato dalla prefettura competente ed eseguito dalla questura. (Dal sito del ministero degli Interni, Testo unico sull immigrazione D.Lgs. n. 286/1998)

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