3. Organizzazione della Pubblica Amministrazione

144 DIRItto 8. La Pubblica Amministrazione 3. Organizzazione della Pubblica Amministrazione Alla base dell organizzazione della Pubblica Amministrazione vi è l art. 5 Cost. che, come abbiamo visto nell Unità 4, recita: La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo . L amministrazione dello Stato può essere svolta in maniera diretta e indiretta. 1. L amministrazione diretta fa capo allo Stato, che svolge l attività tramite i suoi organi centrali (che risiedono nella capitale, come il ministro degli Interni) e periferici (dislocati in ambiti territoriali più ristretti, come il Prefetto nella Provincia, sottoposto al ministro degli Interni). 2. L amministrazione indiretta, invece, è gestita da enti diversi dallo Stato, ma che collaborano con esso nell interesse della collettività. tali enti possono essere territoriali (se il territorio è il loro elemento costitutivo, come nel caso di Regioni, Comuni ecc.) e istituzionali (non territoriali) che si occupano di settori specifici. Esempi di enti istituzionali sono l INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), l INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro), l Istat (Istituto Nazionale di Statistica) e il CONI (Comitato Olimpionico Nazionale Italiano). AIUTO ALLO STUDIO n Qual è la differenza tra PA diretta (statale) e PA indiretta? PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Diretta o statale (organi) Centrale Periferica Indiretta o non statale (enti) Territoriale Istituzionale DIRITTO NEL QUOTIDIANO Come aprire un ristorante Per qualunque tipo di attività economica, la Pubblica Amministrazione ha un ruolo importante in Italia. Immaginate per esempio di voler aprire un ristorante. Quali documenti servono? Le pratiche burocratiche necessarie rappresentano il primo scoglio per chi vuole intraprendere un business nel mondo della ristorazione. Per poter iniziare l attività, occorre: 1. possedere i requisiti per la somministrazione di alimenti e bevande, ossia un titolo di studio abilitante, come un diploma alberghiero o una qualifica professionale; 2. il locale deve possedere i requisiti per la destinazione d uso scelta (che variano da Comune a Comune), le autorizzazioni sanitarie specifiche e le certificazioni relative agli impianti; 3. presentare il piano HACCP; 4. compilare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e presentarla in Comune; 5. iscriversi al Registro Imprese alla Camera di Commercio; 6. aprire la partita IVA presso l Agenzia delle Entrate. Non bisogna spaventarsi, però: grazie alla semplificazione in corso delle pratiche burocratiche, molti Comuni mettono a disposizione il cosiddetto Sportello Unico delle Attività Produttive, raggiungibile anche online, cui ci si può rivolgere per capire come preparare con pazienza tutti i documenti necessari.

Diritto ed economia. Istruzioni per l’uso - Per il settore turistico e alberghiero
Diritto ed economia. Istruzioni per l’uso - Per il settore turistico e alberghiero