4. La crisi di Governo

DIRItto 137 4. La crisi di Governo 4. La crisi di Governo Premesso che il Governo non ha una durata predeterminata, come altri organi quali il Parlamento o il Presidente della Repubblica, possiamo dire che si deve dimettere in presenza di una crisi. Esistono diversi tipi di crisi. 1. Crisi parlamentare: se il Parlamento non approva più l operato del Governo può presentare una mozione di sfiducia, firmata da almeno un decimo dei componenti di ciascuna Camera, motivata e votata per appello nominale. Nel caso in cui tale mozione sia approvata, si apre una crisi parlamentare, che comporta obbligatoriamente le dimissioni del Governo in carica. 2. Crisi extraparlamentare: tale crisi non nasce nel Parlamento, ma all interno del Governo o dei partiti che lo sostengono. Abbiamo detto, infatti, che i Governi di coalizione sono formati da più partiti, che hanno ottenuto la maggioranza in occasione delle elezioni politiche. Potrebbe verificarsi però una rottura dell accordo tra tali partiti e, in tal caso, si parla di crisi extraparlamentare. Di fronte a una crisi di Governo, il Presidente della Repubblica ha due possibilità: cercare di risolvere la crisi attraverso la formazione di un nuovo Governo; ricorrere allo scioglimento anticipato delle Camere, indicendo nuove elezioni. FOCUS - La responsabilità dei ministri I ministri sono responsabili delle azioni compiute nell esercizio delle loro funzioni, in sede politica, civile, amministrativa e penale. Nel caso di responsabilità in sede politica il Governo o il singolo ministro sono responsabili politicamente del proprio operato di fronte al Parlamento, che può sfiduciarli collegialmente o singolarmente. Nel caso di responsabilità in sede civile i ministri sono responsabili dei danni che provocano a persone o cose, come tutti i cittadini. Nel caso di responsabilità in sede amministrativa il ministro che provoca un danno allo Stato per sua incapacità (per esempio sperpero di denaro pubblico) è obbligato a risarcire tale danno. Nel caso di responsabilità penale si parla di reati ministeriali (compiuti proprio in quanto membri del Governo): la legge prevede un particolare procedimento per l accertamento di tale responsabilità di fronte a un collegio di magistrati (tribunale dei ministri). L art. 96 della Costituzione italiana è chiaro: Il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale . Istituito nel 1989, il collegio giudicante del tribunale dei ministri è composto da magistrati ordinari. Una volta ricevuti gli atti, il tribunale dei ministri ha 90 giorni per decidere se archiviare o portare avanti l azione contro il ministro, dopo aver ricevuto l autorizzazione della Camera di cui fa parte (se è parlamentare). La Camera può autorizzare l azione contro il ministro, e quindi l avvio di un processo, oppure negarla qualora reputi, insindacabilmente, che il ministro inquisito abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato. SAR VERO? Ho sentito al telegiornale che è in corso una crisi di Governo. Sono contento, così andremo subito a votare la prossima settimana. AIUTO ALLO STUDIO n Spiega la differenza tra crisi parlamentare e crisi extraparlamentare.

Diritto ed economia. Istruzioni per l’uso - Per il settore turistico e alberghiero
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