Specchi incantati - Le origini della Letteratura

La letteratura delle origini | UNIT 1 60 65 70 75 80 85 90 95 100 7. verziere: frutteto. 50 La sorte continua a favorirlo: un tratto del muro del verziere7 è di recente FUROODWR DWWUDYHUVR TXHOOD EUHFFLD YL VL LQWURGXFH H UDJJLXQJH OD QHVWUD GRYH UHVWD VLOHQ]LRVR H LPPRELOH LPSHGHQGRVL DQFKH GL WRVVLUH GL VWDUQXWLUH QFK« arriva la regina, vestita di una camicia bianchissima; non ha indossato né cotta né tunica, ma porta un corto mantello di scarlatto foderato di pelliccia. 4XDQGR /DQFLOORWWR YHGH OD UHJLQD FKH VL DSSRJJLD DOOD QHVWUD VEDUUDWD GD solidi ferri, dà inizio all incontro con il dolce saluto che le rivolge. E lei subito ricambia, ché forte è il desiderio che provano entrambi, lui per lei e lei per lui. Niente di basso o di volgare tocca il proposito che albergano. Fanno di tutto per avvicinarsi l uno all altra, si tengono la mano. Il fatto che non sia possibile unirsi di più è per loro un grandissimo dispiacere, e maledicono le sbarre di ferro. Ora Lancillotto si vanta se alla regina non dispiace di poter entrare là dove si trova lei; non sarà una semplice inferriata a trattenerlo fuori. E la regina gli risponde: «Ma non vedete che questi ferri sono troppo rigidi per poterli forzare e troppo robusti per spezzarli? Non riuscirete mai ad afferrarli con tanto vigore o a tirarli a voi, o a scuoterli per strapparli via . «Signora , dice lui, «non c è da preoccuparsi! Non credo che il ferro valga gran che; a parte voi, niente saprà vietarmi di trovarmi ben presto vicino alla vostra persona. Se il vostro consenso me lo permette, è come se il passaggio fosse già aperto; ma se al contrario non vorrete concedermi il permesso, resterò fermo qui, per nulla al mondo lo varcherò . «Sì, certo , risponde lei, «lo voglio senz altro, non sarà il mio volere a fermarvi; ma dovete attendere che torni a coricarmi nel mio letto, perché non ci capiti nulla di male a causa di qualche rumore: non ci sarebbe alcun piacere per noi se il siniscalco, che dorme qui, fosse svegliato da un rumore provocato da noi. giusto dunque che me ne vada: non ne verrebbe niente di buono se notasse la mia presenza qui . «Signora , dice lui, «andate pure, ma non abbiate alcuna paura: non farò il PLQLPR UXPRUH 5LXVFLU D V ODUH FRV® GROFHPHQWH TXHVWH VEDUUH FKH QHVVXQR si sveglierà . $OORUD OD UHJLQD VL DOORQWDQD H OXL VL SUHSDUD H VL GLVSRQH D YLQFHUH OD QHVWUD 6L DWWDFFD DL IHUUL OL WLUD OL VFXRWH FRV® EHQH FKH QLVFH SHU VPXRYHUOL H LQ QH a strapparli via. Ma le sbarre sono di un ferro assai tagliente: resta ferito il PLJQROR QR DO PXVFROR H GDO GLWR YLFLQR VDOWD YLD WURQFDWD OD SULPD IDODQJH ma lui del sangue che ne stilla goccia a goccia non si accorge neppure: su ben altro è appuntato8 il suo pensiero. /D QHVWUD QRQ ª PROWR EDVVD PD /DQFLOORWWR OD VFDYDOFD UDSLGDPHQWH H LQ tutta libertà. Scorge Keu che dorme nel suo letto, quindi si avvicina al letto della regina, davanti al quale si inchina adorante, poiché non crede in nessuna santa reliquia quanto crede in lei. 8. è appuntato: è volto.

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