Specchi incantati - Le origini della Letteratura

La letteratura delle origini | UNIT 1 della dolce Francia, della sua stirpe, di Carlomagno, suo re, che lo nutrì; 85 non può frenare lacrime e sospiri. Ma non vuol dimenticar se stesso, proclama la sua colpa, chiede pietà a Dio: «O padre vero, che giammai mentisci, tu che resuscitasti Lazzaro da morte 90 e Daniele salvasti dai leoni, salva l anima mia da tutti i pericoli per i peccati che in vita mia commisi! . A Dio ha offerto il guanto destro: san Gabriele con la sua mano l ha preso. 95 Sopra il braccio teneva il capo chino; con le mani giunte è andato alla sua fine. Dio gli manda l angelo Cherubino e san Michele del Pericolo del mare; insieme a loro venne san Gabriele: 100 portano in paradiso l anima del conte. La chanson de Roland, traduzione di Graziano Ruffini, Guanda, Parma 1981 83. stirpe: famiglia. 84. nutrì: allevò. Infatti Orlando era nipote di Carlo Magno, in quanto figlio di sua sorella. 89. tu che da morte: la resurrezione di Lazzaro è narrata nei Vangeli. 90. Daniele salvasti dai leoni: nell Antico Testamento si racconta che il profeta Daniele scampò incolume, per miracolo divino, da una fossa piena di leoni in cui era stato fatto gettare dai cortigiani di Babilonia. 94. san Gabriele: l arcangelo che sta presso il trono di Dio e che portò a Maria l annuncio dell incarnazione di Cristo. 97. Cherubino: i cherubini sono una delle gerarchie angeliche più vicine a Dio. 98. san Michele del mare: san Michele arcangelo, vincitore degli angeli ribelli, venerato come protettore dei naviganti nel monastero di Mont Saint-Michel, in Normandia, al confine con la Bretagna. A tu per tu con il testo Forse ti è capitato da bambino di assistere al teatro delle marionette. Un tempo fino ancora a qualche decennio fa i cantastorie portavano nelle piazze le epiche narrazioni dei cavalieri medievali, ma ancora oggi quegli eroi immortalati dalle antiche chansons, tramutatisi in fantocci di legno o di stoffa mossi dall alto tramite fili, divertono il pubblico delle sagre e delle fiere. Ebbene prova a pensare alla scenografia, a Orlando morente che fa di tutto affinché la propria spada non finisca nelle mani dei nemici e infine si abbandona agli ultimi pensieri raccomandandosi al Signore. Il messaggio sacrale oggi può toccarci di meno, ma il commovente e tragico epilogo della storia, con il suo fulgido esempio di decoro e di fedeltà, ci immerge nel clima e nei valori di un epoca affascinante come quella medievale. Analisi L umanissimo congedo dell eroe 42 Il passo riportato il più celebre dell intero poema unisce alla materia epica un senso di umanità e intensa commozione. Qui il più forte paladino di Carlo Magno appare diverso da come è stato presentato fino a quel momento nel poema: non una sorta di semidio, non il guerriero invincibile che da solo può sbaragliare un esercito, ma un uomo tra gli uomini, una creatura

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