PER APPROFONDIRE - Epicuro e l’epicureismo

L autore Lucrezio IL PROGETTO DI LUCREZIO L epicureismo e la società romana La filosofia epicurea è, in particolare per due aspetti, apparentemente incompatibile con la mentalità romana: come le principali filosofie ellenistiche, anche l epicureismo ricerca la felicità e la realizzazione dell uomo nella dimensione individuale del singolo, al di fuori della vita politica. Non a caso una delle massime più note di Epicuro recita làthe biòsas, vivi nascosto , volendo così indicare una vita appartata e ritirata; l impegno politico, con le passioni e le ambizioni che comporta, è inconciliabile con l imperturbabilità a cui il saggio deve mirare; le divinità, secondo Epicuro, non si curano delle vicende umane, vivono in mondi distaccati ed eternamente felici; non forniscono quindi alcun aiuto all uomo né gli recano danno. Poiché l impegno politico è il cardine della vita di un cittadino romano e la religione tradizionale costituisce un elemento di unità, con i riti, i sacrifici e i sacerdoti, la filosofia epicurea è guardata con sospetto, se non con ostilità, dalla classe dirigente di Roma. PER APPROFONDIRE Epicuro e l epicureismo Epicuro Il De rerum natura propone al lettore romano la dottrina del greco Epicuro (341-270 a.C.). Egli aveva fondato ad Atene una scuola filosofica (detta del Giardino dal luogo in cui sorgeva), nella quale insegnava a un gruppo scelto di amici: l amicizia costituiva un cardine essenziale della sua dottrina. termine sono indicati i quattro princìpi da La felicità Tema centrale della filosofia epicurea è la ricerca della felicità. La conoscenza della natura, che Epicuro raccomanda come passaggio fondamentale di liberazione dalle superstizioni della religione tradizionale, rappresenta uno strumento di perfezionamento morale. Lucrezio segue da vicino questa impostazione di fondo e propone le conoscenze scientifiche come base per una nuova etica. Gli dèi non devono essere temuti dal momento Il quadrifarmaco I canoni essenziali dell insegnamento di Epicuro sono racchiusi nel cosiddetto quadrifarmaco . Con questo fonte di perturbamento. Il dolore, infine, se seguire per raggiungere uno stato di atarassia, imperturbabilità , di assenza di dolore: 1. gli dèi non devono essere temuti; 2. non bisogna avere paura della morte; 3. il piacere è facile a procurarsi; 4. il dolore è facile a sopportarsi. che essi non sono interessati agli eventi umani e non conferiscono premi e punizioni dopo la morte. Quest ultima non è niente per noi umani, in quanto coincide con l assenza di percezione: un corpo morto non è in grado di percepire nulla, inclusa la morte stessa. Il vero piacere è l assenza di dolore, ossia un piacere che rimane imperturbato: per poterlo conseguire, dunque, basta rimuovere ogni intenso, dura poco, se continuo, si sopporta facilmente. 77

I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
Età arcaica e repubblicana