I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1

La crisi della repubblica e le guerre civili Nemico straniero La descrizione delle popolazioni straniere fa parte della tradizione storiografica greca nata con Erodoto (V secolo a.C.), che aveva dedicato ampio spazio della sua trattazione ai popoli venuti in contatto con i Greci. La scelta di trattare un evento esterno , una guerra combattuta in Africa, permette allo storico di confrontarsi con il nemico straniero; per questo introduce excursus, riflessioni e descrizioni sui territori e i popoli dell Africa. I personaggi I personaggi a cui Sallustio dedica più attenzione nel Bellum Iugurthinum sono: Giugurta; Gaio Mario. Accanto a questi, molti altri personaggi vengono introdotti e descritti (per esempio Metello e Silla). Sallustio non nasconde la propria ammirazione per il protagonista, il re numida Giugurta. Si tratta di un personaggio in evoluzione: non ha un indole malvagia o corrotta, come Catilina. Durante l assedio di Numanzia, a cui i Numidi partecipano come alleati dei Romani, il giovane Giugurta entra in contatto con nobili e politici corrotti che lo trasformano gradualmente in un tiranno avido e ambizioso. Il personaggio a cui però vanno le simpatie dell autore è soprattutto l homo novus Mario: grazie alla sua virtù e alla sua moralità, nonostante le umili origini, riesce a diventare un grande politico e a opporsi all aristocrazia arrogante e avida. I discorsi Grande importanza riveste, nell opera, il discorso pronunciato da Mario, nel quale espone gli ideali dei populares in opposizione a quelli degli aristocratici: sostiene che la vera aristocrazia è quella della virtus e che non è la nascita a determinare il diritto di accedere alle più alte cariche pubbliche, ma le capacità personali; si richiama agli antichi valori e al mos maiorum (d p. 14), che hanno fatto la grandezza di Roma; contrappone le capacità militari, provate dai numerosi successi ottenuti sul campo, all incapacità e all inesperienza degli aristocratici. LE HISTORIAE Il ritorno all annalistica L ultima opera sallustiana viene composta probabilmente dal 39 al 35 a.C., anno della morte dello storico. Sallustio ritorna al genere annalistico (d p. 19), seguendo gli avvenimenti anno per anno a partire dal 78 a.C. Secondo la tradizione storiografica, l opera doveva proseguire idealmente il racconto interrotto da un altro storico: Sallustio sceglie così di proseguire la narrazione di Lucio Cornelio Sisenna, che aveva scritto della storia di Roma dalla guerra sociale (91 a.C.) alla morte di Silla. 120

I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
Età arcaica e repubblicana