2 Le opere

L autore Bruto Le fonti tramandano la frase Quoque tu Brute, fili mi!, Anche tu Bruto, figlio mio! esclamata da Cesare al momento della morte. Il dittatore non ha pronunciato davvero queste parole, ma l aneddoto serve a evidenziare come la congiura fosse stata promossa da persone a lui molto vicine. Cesare Il 15 marzo del 44 a.C. (le Idi di marzo) Cesare viene ucciso con ventitré pugnalate in Senato da un gruppo di congiurati che volevano restaurare la repubblica; tra questi si ricordano in particolare Bruto e Cassio. 2. Le opere Il corpus Caesarianum Si definisce corpus Caesarianum l insieme delle opere scritte da Giulio Cesare giunte fino a noi. Si tratta di: i Commentarii de bello Gallico o più semplicemente De bello Gallico; i Commentarii de bello civili o più semplicemente De bello civili. Il De bello Gallico è formato da sette libri, a cui ne è stato aggiunto un ottavo da Aulo Irzio, generale romano che ha militato sotto Cesare in Gallia. Il De bello civili si compone di tre libri, a cui fanno seguito altri tre libri, composti da altri autori (il Bellum Alexandrinum, il Bellum Africum e il Bellum Hispaniense) che raccontano le campagne successive alla morte di Pompeo contro i suoi seguaci. I commentarii di Cesare non sono solo una raccolta di appunti presi sul campo, ma appaiono come opere letterariamente elaborate. Fra oggettività e propaganda Cesare evita nelle sue opere gli abbellimenti retorici caratteristici della storiografia vera e propria: cerca soprattutto di dare oggettività alla narrazione: per dare la sensazione di maggior distacco dai fatti narrati usa la terza persona anche per parlare di se stesso. Nonostante questi sforzi, i testi lasciano trasparire una certa tendenziosità, che emerge dalla caratterizzazione dei personaggi e dal giudizio implicito che ne emerge. PER APPROFONDIRE Il genere dei commentarii Significato e storia del termine Il termine commentarius indicava propriamente una raccolta di appunti stesi come promemoria in vista dell elaborazione formale di qualsiasi genere di testo, dai discorsi oratori ai documenti legali. Successivamente vengono chiamati commentarii i resoconti degli uomini politici sulla propria vita e carriera: la forma di tali scritti è più elaborata rispetto alla semplice raccolta dei materiali, ma meno rispetto a quella della storiografia vera e propria, che fa ricorso a ornamenti retorici e stilistici. Modelli e precedenti probabile che l origine di questo genere si possa far risalire ad Alessandro Magno: sotto il suo controllo, durante le sue spedizioni militari, venivano annotati eventi e informazioni destinati a essere rielaborati dagli storici. Il modello dei commentarii era adottato anche dagli uomini politici che desideravano lasciare memoria degli eventi principali della loro vita. Commentario o storiografia? La distinzione fra commentario e opera storiografica sta quindi nel diverso livello di rielaborazione letteraria del materiale. Il genere del commentario ha una grande fortuna a Roma, dove sappiamo che Silla scrive ventidue libri di commentarii e Cicerone raccoglie, ma rielabora anche retoricamente, il materiale relativo al suo consolato. 105

I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
Età arcaica e repubblicana