La necropoli etrusca

La NECROPOLI etrusca

In 2 parole
Una NUOVA VITA continua nell’ALDILÀ

Gli Etruschi credono nella sopravvivenza dopo la morte, per questo considerano le tombe come dimore e le forniscono di ricchi corredi utili per la vita dell’aldilà. Le tombe sono raggruppate in grandi necropoli, vere e proprie “città dei morti”, costruite vicino ai centri abitati.
Tombe come case

Le tombe etrusche sono composte da uno o più ambienti e possono essere di diverse tipologie:

  • ipogee, cioè sotterranee, scavate nella roccia, a cui si accede da un corridoio o una scala in discesa;
  • a tumulo, simili alla thòlos greca, ossia a pianta circolare e ricoperte da un soffitto a pseudocupola che regge una collinetta artificiale;
  • a edicola, a pianta rettangolare con tetto a doppio spiovente, la cui struttura riprende quella delle abitazioni.
Urne a forma di uomo

I sarcofagi etruschi, in pietra o terracotta, sono formati da una cassa e da un coperchio con sculture. Uno dei meglio conservati è il Sarcofago degli Sposi in terracotta, proveniente da Cerveteri.

Il sarcofago è composto da due parti: in quella superiore sono rappresentati i due sposi con le gambe distese sul triclinio e il busto sollevato. I volti richiamano la scultura greca arcaica, soprattutto nel sorriso e nell’acconciatura.

Nella parte inferiore del sarcofago è simulata la struttura di un letto con un materasso che cede sotto il peso degli sposi.

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Affreschi con atmosfere gioiose

Alcune tombe conservano ancora gli affreschi che decoravano le pareti. I soggetti, raffigurati con colori vivaci, sono vari: esseri umani, oggetti, piante e animali, anche fantastici, che probabilmente hanno un legame simbolico con il mondo dei morti.

La Tomba dei Leopardi a Tarquinia deve il nome ai due animali raffigurati l’uno di fronte all’altro sul timpano di una piccola stanza con tetto a spiovente.

All’interno le pareti sono decorate con una scena di banchetto: di fronte all’ingresso sono raffigurate tre coppie di personaggi distesi su klìnai, piccoli letti di origine greca su cui ci si accomodava per mangiare, mentre dei servitori portano bevande e cibo. Sulle pareti laterali, musici e danzatori allietano la festa, secondo l’usanza tipica anche della civiltà greca.

La scena allude probabilmente ai pasti rituali legati alla cerimonia funebre e vuole ricreare un ambiente festoso che accompagni il defunto nella sua vita ultraterrena.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte