Nel periodo arcaico, che copre tutto il VII secolo a.C., le sculture sono caratterizzate da una resa schematica del corpo e da sguardi fissi: le statue sono concepite per essere osservate frontalmente.
I principali soggetti sono il koùros (in greco “ragazzo”) e la kòre (“ragazza”). Queste statue di grande formato, che possono superare anche i 2 metri di altezza, venivano offerte alle divinità nei templi oppure ricordavano i defunti accanto alle tombe.