L’architettura contemporanea
L’architettura CONTEMPORANEA
In 2 parole
Costruzioni in dialogo con l’ARTE, la TECNOLOGIA e l’AMBIENTE
L’edificio senza veli di Piano e Rogers
Uno dei maggiori protagonisti dell’architettura contemporanea è l’italiano Renzo Piano (Genova 1937), che ha costruito in tutto il mondo gli edifici più disparati, tra cui teatri, musei, palazzetti dello sport e aeroporti. Si tratta di veri e propri monumenti d’avanguardia nei quali Piano abbina la bellezza e la funzionalità, attraverso la scelta delle tecnologie e dei materiali più appropriati, all’attenzione per il contesto in cui l’edificio sorgerà.
Insieme all’inglese Richard Rogers (Firenze 1933-Londra 2021), vince nel 1971 un concorso internazionale per realizzare uno spazio dedicato all’esposizione e allo studio dell’arte contemporanea nel cuore di Parigi: il Centro nazionale d’arte e cultura Georges Pompidou. Quando viene eretto, l’edificio, vistosamente in contrasto con l’architettura circostante, suscita un grande scandalo. Simile a un motore, ogni funzione dell’edificio è svelata alla vista ed è perfettamente leggibile e identificabile.
Gehry: un museo in dialogo con acqua e cielo
Nel 1997 a Bilbao, in Spagna, apre al pubblico il Museo Guggenheim, progettato dall’architetto canadese naturalizzato americano Frank Gehry (Toronto 1929): anziché svelare la “macchina” dell’edificio, come Piano e Rogers, Gehry “decostruisce” in modo spettacolare lo spazio del museo. L’edificio è formato da una serie di volumi complessi, che rompono in modo drastico con lo stile architettonico tradizionale e allo stesso tempo dialogano con gli edifici e il fiume vicini. Il Guggenheim è interamente rivestito di sottili lastre di titanio, che ricordano le squame di un pesce e riflettono la luce atmosferica moltiplicando all’infinito l’effetto dirompente delle sue forme complesse che si avvitano verso il cielo.
Hadid: un museo per l’arte contemporanea
Tra i grandi architetti contemporanei spicca il nome di Zaha Hadid (Baghdad 1950-Miami 2016), prima donna a ricevere, nel 2004, il prestigioso Pritzker Prize. Nel 1998, a seguito di un concorso internazionale, Hadid vince l’incarico per la realizzazione a Roma del MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. Il progetto rappresenta una sintesi creativa capace di comporre e integrare spazi con funzioni diverse: ambienti per l’esposizione museale e lo studio, per l’accoglienza dei visitatori, per eventi e attività commerciali. I volumi complessi, le pareti curve e gli spazi disposti su più livelli stupiscono e affascinano il visitatore, a cominciare dalla grande hall centrale, sopra la quale si sovrappone un volume diagonale che all’esterno sembra sporgere in modo precario dall’edificio.
InsegnArti - volume B
Storia dell’arte