Il design italiano

Nell’Italia del secondo dopoguerra la produzione industriale aumenta notevolmente anche grazie alla forte domanda. Il design dei nuovi prodotti è particolarmente influenzato dalle suggestioni che giungono dal mondo dell’arte e raggiunge una notevole qualità grazie a grandi designer. Si mettono a punto nuovi materiali e tecnologie inedite e si elaborano nuove tipologie di prodotti.

I risultati ottenuti dall’Italia nei settori dell’arredamento, degli oggetti d’uso, della moda e delle automobili hanno fatto sì che negli anni il nostro Paese diventasse un punto di riferimento a livello internazionale.

La poltrona “femminile” di Pesce

Dagli anni Sessanta nel design si diffonde l’uso di materie plastiche, che permettono di realizzare oggetti di arredamento dalle forme particolari e nello stesso tempo resistenti. La Poltrona Up 5 “Donna” di Gaetano Pesce (La Spezia 1939), realizzata in schiuma di poliuretano, è simile a una scultura morbida e arrotondata, che sembra modellarsi attorno al corpo. La poltrona, esposta in molti musei dedicati al design e all’arte contemporanea, era venduta sottovuoto in una busta piatta e, una volta aperta la confezione, si gonfiava dando vita a un comodo elemento d’arredo dalla forma inusuale.

Giovannoni e i suoi oggetti di design

Il design invade anche la dimensione più quotidiana: ne sono un esempio gli oggetti per la casa disegnati da Stefano Giovannoni (La Spezia 1954) per Alessi, che, con i loro colori sgargianti e le loro forme fantasiose, sembrano usciti dal mondo dei cartoni animati.

L’auto dei sogni di Pininfarina

Le auto Ferrari, casa automobilistica riconosciuta in tutto il mondo come garanzia di stile e affidabilità tecnologica, devono il loro prestigio anche al design accattivante e inconfondibile, curato da Sergio Pininfarina (Torino 1926-2012) a partire dagli anni Ottanta. Il modello Testarossa del 1984, dalla linea innovativa per i tempi e dal forte impatto visivo, è considerato ancora oggi un’icona nel mondo dell’automobile.