Beni culturali

L’Italia da scoprire

LA LAND ART IN ITALIA

Quando il paesaggio diventa opera d’arte

L’Italia possiede un patrimonio culturale inestimabile. Alle molte opere d’arte custodite nei musei si aggiungono centri storici e monumenti, che testimoniano il grande passato del nostro Paese. Il patrimonio storico-artistico dell’Italia è accompagnato da un patrimonio paesaggistico unico per varietà e bellezza: l’Italia, infatti, ospita innumerevoli tipi di ambiente naturale, dalle Dolomiti al mare di Lampedusa, dal Monte Rosa all’Aspromonte. Questi paesaggi nel Novecento hanno ispirato la creatività di molti artisti della Land Art.

che cosa vedere Il Grande Cretto di Burri a Gibellina

Nel gennaio del 1968 un terribile terremoto scuote la Valle del Belice, nella Sicilia occidentale, provocando più di duecento vittime. Le cittadine più vicine all’epicentro sono totalmente rase al suolo. Una di queste, Gibellina, viene ricostruita a una ventina di chilometri di distanza dal vecchio abitato. Il suo sindaco, Ludovico Corrao, chiama a raccolta molti artisti, affidando loro il compito di fornire con le loro opere un’identità alla nuova Gibellina.

Alberto Burri (▶ p. 478) decide di concentrarsi sul vecchio insediamento della città e di realizzare con le sue macerie un’enorme opera di Land Art. Le macerie del centro storico di Gibellina sono compattate in cumuli (alti circa un metro e settanta) che, fermati con del filo metallico, vengono ricoperti con delle gettate di cemento. Nel compiere questa operazione viene rispettato l’originario tracciato viario della città, tanto che il Cretto è percorribile lungo quelle che erano le strade del paese ormai perduto. Ognuno dei 122 “tasselli” di cemento che lo compongono è come la simbolica tomba di un pezzo di città antica.

Con i suoi 85 000 metri quadrati di estensione, il Grande Cretto è una delle più grandi opere di Land Art che siano mai state realizzate. I lavori, iniziati nel 1984, si concludono soltanto nel 2015, quando Burri ormai è morto, sulla base dei suoi progetti.

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che cosa vedere Parco Arte Sella, in Val di Sella

Il Parco Arte Sella, in Trentino-Alto Adige, nasce nel 1986. In questo ambiente l’uomo, le sue creazioni e la natura fanno parte di un connubio inscindibile. Per questo motivo, gli artisti hanno scelto di esprimersi con gli stessi elementi che la natura ci dona: sassi, foglie e rami. Il parco è in sintonia con l’uomo e viceversa: come dimostra la sacralità espressa da Giuliano Mauri nella sua Cattedrale vegetale e il cerchio di legno intitolato 0121.1110=115075, di Jaehyo Lee.

Le grandi installazioni site-specific qui allestite sembrano porre sotto una lente di ingrandimento la natura circostante e ci permettono di percepire la magia del paesaggio, esaltata nelle sue forme, colori e texture. Le opere presenti nel parco fanno parte di un’esposizione permanente che trasforma e ricrea il paesaggio.

che cosa vedere Campo del Sole a Tuoro

A Tuoro, in Umbria, si trova il Campo del Sole, un parco che ospita opere site-specific frutto del contributo di diversi artisti di tutto il mondo. Il progetto fu realizzato tra il 1985 e il 1989 ed è formato da 27 colonne-sculture con al centro una tavola-desco che richiama la simbologia del Sole. Le colonne sono in pietra serena e sono alte 4,5 metri. Percorrere l’installazione è come camminare in una nuova Stonehenge. Il complesso scultoreo offre ai visitatori uno spunto di riflessione su come vivere in sintonia con la bellezza dell’ambiente, senza dimenticare il valore culturale del paesaggio. Le colonne si ergono a testimonianza del rapporto immutabile che l’uomo stabilisce con il cosmo e la natura, alla ricerca del senso profondo dell’esistenza umana.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte