Mark Rothko

Mark ROTHKO

Daugavpils (Lettonia) 1903-New York 1970

In 2 parole
CAMPITURE DI COLORI intensi che trasmettono EMOZIONI

Dalla Lettonia, Mark Rothko si trasferisce ancora bambino con la famiglia negli Stati Uniti. Qui frequenta l’università di Yale, che poi abbandona per dedicarsi all’arte. I suoi primi quadri sono influenzati dall’Espressionismo e dal Surrealismo, avanguardie giunte in America grazie all’arrivo di numerosi artisti europei. Dagli anni Cinquanta Rothko sviluppa un proprio stile, riempiendo tele con poche campiture di colori intensi e contrastanti: si tratta della cosiddetta color field painting, cioè la “pittura per campi di colore”.

Le emozioni non hanno un titolo

Molte opere di Rothko sono identificate da una semplice numerazione progressiva o non hanno proprio un titolo, come quella qui rappresentata, Senza titolo.

Secondo Rothko è infatti possibile esprimere pure emozioni attraverso i colori, senza bisogno di spiegazioni. Le sue opere sono solitamente molto grandi: sullo sfondo di una tinta omogenea presentano rettangoli, fasce o linee di tinte diverse, che sfumano per fondersi con il colore sottostante. L’idea che suggeriscono le sue immagini è di lento movimento ed espansione. Davanti a questi esempi massimi di arte astratta, lo spettatore può fermarsi a meditare e trovare interpretazioni personali.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte