Nuove forme di espressione artistica
La Seconda guerra mondiale rappresenta uno dei momenti più bui della storia del pianeta, poiché mostra come l’essere umano sia capace di compiere atti di pura violenza e barbarie. Gli orrori vissuti da tutti portano gli intellettuali, gli artisti e, in generale, ogni persona a interrogarsi sul senso dell’esistenza umana, sul significato del proprio vivere.
Questa sensibilità si fa strada anche nell’arte con un nuovo approccio personale ed emotivo: gli artisti esprimono la propria visione del mondo, più o meno negativa, allontanandosi dalla figurazione e concentrandosi sul valore del segno, della materia o dell’espressività del gesto nell’arte informale. Gli stili che sorgono dopo, negli anni del boom economico, si caratterizzano per l’uso di tecniche molto diverse tra loro e trovano un’inesauribile fonte di ispirazione nel mondo quotidiano, nell’inconscio, ma anche nella fotografia, nella pubblicità e nella televisione: è il caso, per esempio, della Pop Art.
Pittori, scultori e architetti si aprono alla diffusione e alla circolazione di idee e concetti, specchio di un mondo globalizzato, ormai senza confini geografici. Nascono nuove forme d’arte con nuovi obiettivi: la denuncia sociale e la protesta politica; l’esplorazione del mondo interiore dell’artista; l’espressione della precarietà e del dolore della condizione umana o della consapevolezza dell’infinità dell’Universo.