Mentre nel centro Europa fioriscono le principali avanguardie artistiche, l’Italia sembra restare ai margini di questa febbrile produzione. Fanno eccezione il Futurismo e un movimento che sorge intorno al 1913 in profonda opposizione ad esso: la pittura metafisica.
Il fondatore del movimento è il pittore di origine greca, ma naturalizzato italiano, Giorgio de Chirico; con lui ci sono il fratello, che usa lo pseudonimo Alberto Savinio, Giorgio Morandi, almeno fino al 1920, e altri pittori.
Per “metafisica”, questi artisti intendono una pittura che rappresenta ciò che sta oltre la realtà fisica delle cose, in quel mondo di sogni, desideri e misteriosi impulsi dell’uomo.