Una bellezza regale
Il faraone Akhenaton (1375-1334 a.C.) cercò di modificare la religione egizia imponendo il culto di un solo dio, Aton, e fondò anche una nuova capitale del regno, Amarna. Proprio in questa città nel 1912 fu ritrovato il Busto della regina Nefertiti, che ritrae la sua sposa (1366-1338 a.C.), nota già nell’antichità per la sua bellezza: il nome Nefertiti significa infatti “la bella è arrivata”.
Nell’opera, la regina è raffigurata con un alto copricapo blu cinto da un nastro colorato, mentre il cobra, simbolo del potere dei faraoni, che doveva trovarsi sulla fronte, è andato perduto; sul petto indossa l’usekh, l’ampio collare di gemme colorate.
I lineamenti del volto sono eleganti, il naso è piccolo e sottile, gli occhi sono evidenziati da una leggera linea nera, mentre le labbra rosse accennano un lieve sorriso. L’artista ricavò probabilmente i tratti del volto della regina da un calco in gesso, che seguì come modello: l’effetto è di forte somiglianza alla realtà.