Auguste Rodin è il più grande scultore del secondo Ottocento: con le sue opere riesce a tradurre in scultura l’immediatezza impressionista. Le sue statue hanno forme abbozzate, che danno un’idea di insieme del soggetto, ma non ne descrivono i dettagli: per ottenere questi risultati Rodin ricorre alla tecnica del “non finito”, che consiste nel modellare la materia in modo discontinuo e a tratti incompleto. L’ispirazione gli giunge dai capolavori e dalle opere incompiute di Michelangelo, viste nel 1875 in occasione di un viaggio in Italia. Da quel momento, Rodin realizza corpi nudi vigorosi e possenti, volti espressivi e composizioni di figure complesse ed estremamente dinamiche.
Auguste Rodin
Auguste RODIN
In 2 parole
STATUE POSSENTI e TORMENTATE che si rifanno allo stile di Michelangelo
Un pensatore assorto
Per quasi venticinque anni, tra il 1880 e il 1904, Rodin lavora a quello che diventerà il suo capolavoro, Il pensatore. La statua rappresenta un uomo seduto, assorto in profondi pensieri; la scelta di raffigurarlo senza vestiti, in solitaria meditazione, vuole porre l’accento sull’universalità della sua condizione, cioè sul fatto che rappresenta tutti gli uomini: a questo contribuisce anche la scelta della tipologia di uomo, né troppo giovane, né troppo anziano, ma di età matura, con i capelli corti come un atleta dell’antichità.
Seduto su una roccia, l’uomo sostiene il mento e il capo con la mano girata all’indietro, mentre il braccio libero poggia sul ginocchio. La sua posizione fa sì che il busto risulti proteso in avanti.
InsegnArti - volume B
Storia dell’arte