Édouard Manet

Édouard MANET

Parigi 1832-1883

In 2 parole
Un nuovo modo di dipingere attraverso CONTRASTI CROMATICI

La pittura innovativa di Édouard Manet è caratterizzata dall’uso di colori contrastanti, dall’eliminazione del chiaroscuro e dalla definizione del profilo di figure e oggetti con il solo colore. Sin dalle prime opere Manet dimostra di voler superare la pittura tradizionale: questa tendenza si manifesta sia nella tecnica innovativa sia nella scelta di soggetti poco convenzionali.

Contro l’arte ufficiale

Nel marzo del 1863, a causa dell’altissimo numero di dipinti rifiutati dalla giuria del Salon ufficiale, viene inaugurato uno spazio espositivo alternativo: il Salon des Refusés (“Salone dei Rifiutati”). Qui Manet espone la sua Colazione sull’erba che suscita subito scandalo. Il soggetto è apertamente provocatorio, poiché l’opera raffigura una donna nuda e una seminuda accanto a due giovani borghesi vestiti, in un contesto quotidiano e non idealizzato. La scena si svolge in un bosco; in primo piano sulla destra, un giovane, elegantemente vestito e semisdraiato, conversa amabilmente con un altro giovane seduto a terra, anch’egli ben vestito, e una donna nuda che rivolge lo sguardo verso noi; sullo sfondo un’altra ragazza si sta rinfrescando in uno specchio d’acqua. In primissimo piano sulla sinistra si vedono i resti di una colazione sparsi sul prato. Manet è criticato non solo per il tema ma anche per la tecnica: una pittura fatta di macchie accostate l’una all’altra, nella quale gli elementi non si distinguono ma si intuiscono, e caratterizzata dall’impiego di forti contrasti cromatici per mettere in evidenza alcuni elementi.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte