La rivoluzione di Caravaggio
Agli inizi del Seicento, in reazione agli artifici e alle forme bizzarre del Manierismo, si afferma un gusto realistico che privilegia immagini autentiche ed espressive, talvolta anche molto crude, e per questo poco apprezzate dal gusto comune e dalla Chiesa: è il caso dell’arte di Caravaggio, che dipinge scene sacre prendendo a modello le persone umili e gli ambienti della vita quotidiana più povera.
La predilezione per il “vero” lo porta a scegliere come soggetto anche un semplice cestino di frutta e realizzare una delle prime nature morte del Seicento, un genere basato sulla rappresentazione di soli oggetti.
In tutte le sue opere la luce acquista una nuova importanza nelle composizioni: è una caratteristica che influenzerà molti artisti in tutta Europa, dando vita al fenomeno del Caravaggismo.