IL SEICENTO

In 2 parole
La TEATRALITÀ e l’ILLUSIONE

> Andrea Pozzo, Trionfo di sant’Ignazio, 1685-1694, affresco. Roma, Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola.

Il filo della storia

Roma: culla del cattolicesimo

Il Seicento, come il secolo precedente, è ancora segnato dalle divisioni tra Chiesa cattolica e Protestantesimo. Papa Clemente VIII indice a Roma un grande Giubileo per rafforzare l’unità dei cattolici.

Una dimensione europea

A partire dagli inizi del Seicento in Europa si vengono a definire, sul piano politico, nuovi equilibri fra gli Stati europei, divisi tra cattolici (Spagna e Francia) e protestanti (Inghilterra, Germania e Paesi Bassi); alla fine della Guerra dei Trent’anni (1618-1648), iniziata come conflitto religioso, i sovrani acquisiscono enormi poteri, tali da manovrare i destini dell’intero continente.

In Italia resta forte il dominio spagnolo, che controlla Lombardia e Meridione, mentre si consolida sempre di più il potere della Chiesa cattolica e di Roma, sede del Papato e centro propulsore del cattolicesimo.

Tra fede e scienza

Il Seicento è anche il secolo in cui si definisce il metodo scientifico di Galileo, basato sull’osservazione della realtà, e il metodo filosofico di Cartesio: entrambi i pensatori ritengono che solo attraverso l’uso della ragione si possa raggiungere la vera conoscenza.

Tale affermazione entra in contrasto con le istanze della religione cattolica, per questo Galileo, Cartesio e altri saranno condannati dalla Chiesa, in una accesa contrapposizione tra scienza e fede.

La monarchia assoluta del re Sole

Nel Seicento si rafforza l’autorità del sovrano, che è ritenuta inferiore solo a quella divina.
Il massimo esempio di sovrano assoluto è il re di Francia Luigi XIV.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte