L’arte d’Oltralpe: Bosch e Dürer

L’arte d’Oltralpe: BOSCH e DÜRER

In 2 parole
Cura del DETTAGLIO, ALLEGORIE e attenzione al COLORE

Se in Italia nel Cinquecento l’arte raggiunge un nuovo ideale di classicismo, la ricerca nell’arte d’Oltralpe non segue la stessa via. Autori come Bosch sviluppano la cura per il dettaglio e per l’allegoria tipica dell’arte fiamminga sin dal Quattrocento, combinandola con il gusto per le invenzioni fantastiche; mentre pittori come Dürer si aggiornano sulle novità dell’arte italiana tramite viaggi, scambi e copie dei capolavori attraverso le stampe (incisioni). Sviluppano così un proprio stile originale che risente sia della tradizione nordica, sia delle influenze della nostra Penisola.
Bosch, uno stile ironico e visionario

Il fiammingo Hieronymus Bosch (‘s-Hertogenbosch, Paesi Bassi, 1450-1516) realizza quadri del tutto originali che invitano a riflettere sugli aspetti tragici o comici della vita, attraverso una natura fantastica e coloratissima, animata da simboli e composizioni bizzarre di figure puntualmente descritte.

In particolare, il pittore richiama spesso episodi delle Sacre Scritture, come il Giudizio universale, per criticare i vizi e gli eccessi dell’uomo. Nel trittico intitolato Il Giardino delle Delizie, ossia il Paradiso terrestre, il pittore rappresenta un grande ambiente con vegetazione e specchi d’acqua: in questo spazio, visto dall’alto “a volo d’uccello”, uomini e donne si dedicano ai piaceri dei sensi. Al centro, alcune figure femminili si bagnano nella mitica fonte dell’eterna giovinezza, mentre altri gruppi di personaggi cavalcano strani animali in un allegro corteo o gustano i dolci frutti della terra. Innumerevoli scene, bizzarre e a tratti misteriose, si svolgono in una composizione affollata. Con quest’opera Bosch critica in maniera acuta e raffinata lo smisurato desiderio di piacere dell’uomo.

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Dürer, il realismo dei dettagli

Albrecht Dürer, pittore e incisore tedesco (Norimberga 1471-1528), conosce e ammira l’arte italiana. Nelle sue opere combina la prospettiva e le proporzioni rinascimentali con il gusto tipicamente nordico per il realismo dei dettagli. I volti, i corpi e gli abiti dei suoi personaggi sono raffigurati con minuziosi particolari; gli ambienti sono descritti in modo fedele alla realtà e ordinati grazie a una precisa griglia prospettica.

Nell’Adorazione dei Magi sono numerosi i dettagli realistici, quasi fotografici: i ciuffi d’erba e la farfalla in primo piano a sinistra; la pelliccia e le piume che decorano le vesti dei Magi; le facciate delle architetture arroccate sulla montagna in lontananza. Le architetture in rovina, che fanno da sfondo alla scena in primo piano, richiamano il tema dell’antichità caro all’arte rinascimentale.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte