LETTURA D’OPERA - La volta della Cappella Sistina di Michelangelo

LETTURA D’OPERA – COMPRENDI E APPREZZA

  LA VOLTA DELLA CAPPELLA SISTINA

di MICHELANGELO

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Il soggetto Sulla volta della Cappella Sistina, nei Palazzi Vaticani, Michelangelo rappresenta temi e soggetti tratti dalle storie sacre, non sempre dipinti secondo un ordine cronologico. Il ciclo è uno dei più grandi capolavori della storia dell’arte.


La storia La cappella era stata eretta nella seconda metà del Quattrocento per papa Sisto IV (da cui prende il nome), che aveva commissionato a un gruppo di pittori, tra cui Perugino e Botticelli, la decorazione ad affresco di alcune pareti.

Nel 1508 papa Giulio II incarica Michelangelo di realizzare una nuova decorazione per la volta che fino a quel momento era affrescata con un cielo stellato. L’artista, dopo un iniziale rifiuto, accetta e in soli quattro anni affresca un’area di oltre 800 metri quadrati, lavorando su alte impalcature, a lume di candela.

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L’opera è caratterizzata da un impianto architettonico e scultoreo illusionistico, suddiviso in riquadri, con putti scolpiti che reggono finte mensole. Fra un riquadro e l’altro si trovano figure nude viste di scorcio, i cosiddetti ignudi.

Nei nove riquadri centrali compaiono gli episodi della Genesi, come il peccato originale, la creazione di Eva e la creazione di Adamo (▶ p. 268).

Intorno a essi, corre una seconda fascia di riquadri laterali in cui sono dipinti i Veggenti in trono, ovvero Profeti alternati alle Sibille (▶ p. 268) che avevano annunciato la venuta di Cristo.

La terza fascia, esterna, presenta affreschi degli antenati di Cristo collocati all’interno delle vele e delle lunette (le zone semicircolari sopra le alte finestre).

Ai quattro angoli i grandi pennacchi ospitano le scene degli eroi che hanno salvato il popolo di Israele.


Michelangelo realizza un grande racconto pittorico che incarna tutte le caratteristiche del suo stile: i corpi plastici e possenti come grandi sculture; l’anatomia perfetta; la resa di sentimenti ed emozioni; il dinamismo che anima le figure, tutte diverse le une dalle altre; l’utilizzo di un cromatismo brillante, fatto di tinte contrastanti

che esaltano ogni elemento dipinto.

 >> pagina 268 
 A  Tutte le peculiarità della pittura michelangiolesca si ritrovano nella Creazione di Adamo, il riquadro posizionato quasi al centro della volta.

Diviso in due parti dalla diagonale che separa idealmente il cielo dalla Terra, mostra Dio che, circondato da una schiera di angeli, allunga il braccio quasi a sfiorare con il suo indice quello di Adamo. Con questo gesto, che risalta sullo sfondo chiaro del cielo, Dio infonde la vita ad Adamo, il quale disteso su una collinetta si desta lentamente: è questa un’originale invenzione di Michelangelo rispetto alla descrizione della Bibbia in cui Dio, dopo aver plasmato l’uomo con la terra, gli infonde la vita con un soffio.

 B  Nella volta sono raffigurate anche figure del mondo pagano, come la Sibilla delfica. Il suo corpo monumentale è messo in risalto dai colori vivaci e contrastanti degli abiti e la sua posa dinamica, basata su una sorta di avvitamento, conferma la ricerca sulla “figura serpentinata” già avviata da Michelangelo nella Sacra Famiglia del Tondo Doni (▶ p. 265).

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte