LETTURA D’OPERA - Madonna con il Bambino e Sant’Anna di Leonardo da Vinci

LETTURA D’OPERA – COMPRENDI E APPREZZA

MADONNA CON IL BAMBINO E SANT’ANNA

di LEONARDO da VINCI

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OSSERVA

 >> pagina 257 

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Il soggetto Leonardo in questa tela raffigura la Vergine Maria, sua madre Anna e suo figlio Gesù insieme a un agnellino. Tutti i personaggi, sebbene divini, sono ritratti in una dimensione umana, di terrena quotidianità.


La storia L’opera appartiene al periodo maturo di Leonardo: iniziata durante il suo secondo soggiorno milanese, viene forse ultimata in Francia. Alla morte dell’artista il dipinto è ereditato da un suo allievo e nel 1629 è venduto al cardinale Richelieu, che lo cede poi al re di Francia Luigi XIII.

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La scena è ambientata in uno spazio aperto naturale e i personaggi, rappresentati in primo piano, sono inseriti all’interno di uno schema piramidale. Anna è seduta su una roccia e tiene sulle ginocchia Maria che, a sua volta, trattiene il piccolo Gesù, impegnato a giocare con un agnello, simbolo del suo futuro sacrificio per la salvezza dell’umanità.

 A  Sant’Anna, ruotando il busto in modo naturale, volge l’attenzione verso la figlia: sul suo volto compare un sorriso lieve e affettuoso perché vede Maria vigilare con grande tenerezza su Gesù.
 B  Maria, raffigurata di tre quarti, si china verso il Bambino, che le sorride mentre abbraccia l’agnellino. Il volto di Maria è molto simile a quello della madre Anna: ha lo stesso sorriso misterioso che caratterizza i volti di Leonardo e rivela immediatamente il legame di parentela che le unisce, nonostante le due donne sembrino coetanee.

Leonardo rappresenta “i moti dell’animo”, cioè i sentimenti: i personaggi, colti in un momento di intima quotidianità, rivelano l’amore che li lega attraverso i gesti, gli sguardi e le espressioni del volto.

 C  La luce diffusa avvolge tutto il dipinto a eccezione della parte destra, dove le figure del bambino e dell’animale emergono con un forte contrasto cromatico dal colore scuro dell’erba. Il dipinto è definito attraverso lo sfumato, tecnica prediletta da Leonardo, in cui la linea di contorno lascia il posto a graduali passaggi da zone di luce a quelle di ombra.

 D  Sullo sfondo c’è uno sconfinato paesaggio montuoso di cui percepiamo tutta la profondità grazie all’uso della prospettiva aerea: i contorni si dissolvono a mano a mano che ci si avvicina all’orizzonte, le montagne più lontane appaiono sfocate e poco definite.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte