CONFRONTO ATTIVO - Cristo “in pietà”

CONFRONTO ATTIVO – COMPRENDI E APPREZZA

CRISTO “IN PIETÀ”

1

OSSERVA
Andrea Mantegna

Cristo morto

RINASCIMENTO
Giovanni Bellini

Cristo in pietà

RINASCIMENTO

2

CHE COSA STAI GUARDANDO?

Entrambe le opere raffigurano Cristo “in pietà”, ossia dopo la morte, quando il suo corpo ricoperto da tutte le ferite del supplizio si offre alla meditazione e alle preghiere dei fedeli.

CRISTO MORTO Andrea Mantegna raffigura Cristo adagiato su una pietra e coperto dal sudario. Accanto a lui san Giovanni, Maria e Maria Maddalena.

CRISTO IN PIETÀ Giovanni Bellini (1433 ca.-1516), grande innovatore della pittura veneziana, rappresenta il corpo senza vita di Gesù, sorretto dalla Vergine e da san Giovanni. Sullo sfondo un paesaggio.

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LEGGI LE OPERE

CRISTO MORTO Quasi tutta la tela del Mantegna è occupata dal corpo di Cristo morto, adagiato su una lastra di marmo rosso e coperto da un sudario. Mantegna lo rappresenta di scorcio: fa partire le linee di fuga dai piedi in primo piano e le riunisce all’altezza della testa, ma rimpicciolisce i piedi, che altrimenti occuperebbero l’intera tavola. Sul lato sinistro del dipinto, sono appena visibili i tre volti dolenti della Madonna, che asciuga gli occhi con un fazzoletto, di san Giovanni con le mani giunte e di Maria Maddalena. La scena è fortemente drammatica, sia per la composizione prospettica che coinvolge lo spettatore dandogli l’illusione di essere dentro la scena, sia per la luce che crea forti contrasti con le ombre e richiama l’attenzione sui particolari più crudi, come le ferite delle mani e le pieghe del sudario.

CRISTO IN PIETÀ Nel dipinto di Bellini, il corpo di Cristo morto, al centro, è sorretto dalla Vergine, che si avvicina teneramente al viso del figlio, e da san Giovanni.
La scena si svolge in primissimo piano, all’aperto, in una giornata luminosa.
La testa di Gesù, con la corona di spine, è rivolta verso Maria, mentre la sua mano sinistra poggia in primo piano sulla lastra marmorea del sarcofago e sembra ricadere verso di noi, oltre la superficie del quadro. Il suo corpo è accuratamente studiato nei particolari anatomici: la vena del braccio che sembra ancora pulsare, le ferite dei chiodi e quella al costato. Non c’è una costruzione prospettica dello spazio: dietro le figure in primo piano si percepisce un paesaggio lontano, piatto come uno sfondo teatrale.

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CONFRONTA TU LE OPERE

       La composizione Quale delle due opere utilizza la prospettiva per dare un’immagine nuova e suggestiva del compianto del Cristo morto?

       La luce Nell’opera di Mantegna la luce proviene da destra e crea forti effetti chiaroscurali. Quale effetto dà, invece, la luce naturale nell’opera di Bellini?

       Il colore Quali colori prevalgono nelle due opere? Quale effetto danno alla rappresentazione?

       Lo stile Che cosa comunicano le due opere? Quale delle due, a tuo avviso, ha una maggiore carica espressiva e trasmette meglio la drammaticità del momento?

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte