Insieme a Brunelleschi e Masaccio, Donatello è l’iniziatore del rinnovamento delle arti nel Quattrocento a Firenze. Le sue sculture si allontanano dallo stile tardogotico – pulito, aggraziato ma ormai ripetitivo – e si inseriscono nel solco della tradizione classica introducendovi una forte componente espressiva e una nuova carica di umanità.
Dopo il viaggio a Roma del 1402 con il più anziano Brunelleschi, durante il quale approfondisce la conoscenza dell’arte antica, Donatello torna a Firenze e lavora come orafo nella bottega di Lorenzo Ghiberti (▶ p. 220). Ben presto, grazie alla sua bravura, ottiene le commissioni di opere scultoree per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e la Chiesa di Orsanmichele.