La scultura gotica

La SCULTURA gotica

In 2 parole
INTENSITÀ ESPRESSIVA dei volti e POSIZIONI NATURALI dei corpi

La scultura gotica si manifesta con stili diversi a seconda delle regioni, ma l’elemento innovativo che accomuna tutte le produzioni è la grande capacità espressiva. In Francia la statuaria viene utilizzata soprattutto come elemento decorativo dell’architettura. In Italia, grazie a scultori come Nicola Pisano e il figlio Giovanni, si recuperano elementi stilistici dell’arte classica e le forme diventano più realistiche ed eleganti.

Una bellezza senza tempo

La statua-colonna che ritrae la Contessa Uta von Ballenstedt, moglie del margravio Eccardo, è un raffinatissimo esempio dell’intensità dello sguardo delle opere scultoree di derivazione francese. Insieme al marito, Uta era una dei fondatori ritratti sotto forma di statua nel coro del duomo della città tedesca di Naumburg, realizzato tra il 1240 e il 1260.

La pietra policroma rende ancora più magnetica l’espressione del volto della nobildonna: gli occhi verdi e le labbra rosse risaltano sul viso ovale, incorniciato da una fascia bianca sormontata da un diadema.

E altrove?
NIGERIA – LE TESTE DI IFE

L’arte della città di Ife (Nigeria) è tra le più importanti dell’Africa e ha avuto il suo massimo splendore tra il IX e il XV secolo. Nel 1938 vennero scoperte nel palazzo reale di Ife 13 teste, realizzate in bronzo o terracotta, di fattura molto raffinata. Le sculture hanno tratti morbidi e lineari, valorizzati da incisioni verticali simmetriche che ricoprono tutto il volto, tranne le labbra e gli occhi. Coronate da un alto diadema di perle, le teste sono rese con grande realismo e hanno tutte un’espressione serena.

E oggi?
LA REGINA DI BIANCANEVE

La misteriosa e algida bellezza della statua di Uta von Ballenstedt ispirò il fumettista e produttore cinematografico Walt Disney, che nel 1935 si trovava in viaggio in Europa alla ricerca di modelli per il film d’animazione Biancaneve e i sette nani (1937). Il personaggio della regina Grimilde, infatti, ha gli stessi lineamenti e indossa lo stesso mantello di Uta, con l’ampio bavero rialzato sulla nuca.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte