L’arte bizantina

L’arte BIZANTINA

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Figure PIATTE su FONDO DORATO

Nel 330 l’imperatore Costantino fonda Costantinopoli sul sito dell’antica città greca di Bisanzio e ne fa la capitale dell’impero a Oriente. Nasce qui l’arte bizantina, che fonde l’eredità della cultura classica e i nuovi temi cristiani. Il linguaggio di questo stile, semplice ma prezioso, si manifesta soprattutto nei mosaici a fondo oro.

L’arte bizantina fiorisce anche a Ravenna, che nel VI secolo è sotto il controllo dell’Impero romano d’Oriente e in pochi decenni diventa uno dei centri più ricchi e culturalmente avanzati della Penisola. Le chiese e le basiliche ravennati presentano tutte un identico contrasto tra l’esterno spoglio e l’interno rivestito di preziosi mosaici in stile bizantino.

Due preziosi cortei

I mosaici della Basilica di San Vitale, che decorano tutta la zona intorno all’altare e la cupola, sono tra le testimonianze più ricche dell’arte bizantina a Ravenna.

Le due grandi scene a destra e sinistra dell’altare raffigurano l’imperatore Giustiniano e l’imperatrice Teodora che avanzano accompagnati da due cortei di funzionari e dignitari mentre portano idealmente al sacerdote le offerte per celebrare la messa, rispettivamente il pane e il vino.

Non è una rappresentazione naturalistica: i personaggi hanno occhi fissi, sembrano quasi non avere volume e sono immobili come statue, ma il loro ruolo politico e il loro prestigio sociale sono evidenziati dalla ricchezza delle vesti e dei gioielli.

Né Giustiniano né sua moglie visitarono mai la città di Ravenna: la scena, quindi, non ritrae un evento realmente accaduto, ma simboleggia lo stretto legame esistente tra la capitale orientale e Ravenna.

Il fondo dorato crea uno spazio fuori dal tempo e lontano dalla realtà, che suggerisce l’idea del divino. L’oro e i colori brillanti infatti riflettono la luce con le sue infinite sfumature, rendendo visibile al fedele la presenza spirituale di Dio.

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le tecnicheIL MOSAICO

Il mosaico è una tecnica che permette di realizzare figure e decorazioni su una superficie accostando tessere colorate. Di forma solitamente quadrangolare, le tessere sono differenti per misure e materiali (pietra, conchiglia, terracotta o vetro) per poter rendere tutti i colori e le sfumature.

La tecnica musiva più comune è quella del mosaico diretto. La superficie da decorare viene rivestita con una malta di calce, sabbia e acqua, su cui vengono stesi altri strati di malta più leggera. Levigato questo fondo ancora fresco, vi si disegna o incide la composizione da realizzare; a questo punto si stende un legante, cioè una colla, su cui si applicano a mano le tessere.

I mosaici possono rivestire diverse superfici: dai pavimenti alle pareti, ai soffitti.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte