Federigo degli Alberighi

I valori cortesi della liberalità e del sacrificio Federigo degli Alberighi di Giovanni Boccaccio, dal Decameron Questa novella fa parte della Quinta giornata, dedicata agli amori felici. Il protagonista Federico è rappresentato come il tipico nobiluomo feudale che vive fra feste e tornei, preoccupato solamente di conquistare l amore della sua dama. Boccaccio in questo testo celebra l etica cortese, perché alla fine l estrema generosità di Federigo viene premiata. Tuttavia Boccaccio propone una sintesi tra valori aristocratici e valori borghesi: ammira le buone maniere e la bontà d animo cortese, ma sottolinea che la nobiltà deve imparare dalla borghesia a gestire meglio i suoi guadagni, altrimenti diventerà povera come Federigo prima di sposarsi con monna Giovanna. Viveva un tempo a Firenze un giovane chiamato Federigo, figlio di messer Filippo Alberighi, il quale era valoroso e cortese, e per queste sue qualità veniva assai stimato e ritenuto superiore a tutti gli altri giovanotti della Toscana. Come avviene spesso agli uomini di nobili sentimenti, Federigo si innamorò d una gentildonna, chiamata monna, abbreviazione di madonna, cioè signora nel linguaggio cortese monna Giovanna, che godeva fama d essere una delle più belle e leggiadre giovani di Firenze. Per conquistare l amore della bella dama, Federigo cominciò a mettersi in mostra, duellando, partecipando a giostre e sontuosi, lussuosi senza alcun riguardo, senza prudenza tornei, offrendo grandi feste e sontuosi regali e spendendo senza alcun riguardo il suo denaro. La donna però, ch era onesta quanto bella ed era sposata, non si curava affatto di lui, né di tutte queste imprese compiute per attirare la sua attenzione. Federigo spendeva oltre le proprie possibilità. 48

I Saperi Fondamentali di Letteratura italiana - volume 1
I Saperi Fondamentali di Letteratura italiana - volume 1
Dalle origini al Cinquecento