Pace non trovo, et non ò da far guerra

La ricerca della Pace non trovo, et non ò da far guerra solitudine Audio LETTURA di Francesco Petrarca, da Canzoniere, 134 Pace non trovo, et non ò da far guerra; e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio; et volo sopra l cielo, et giaccio in terra; et nulla stringo, et tutto l mondo abbraccio. Tal m à in pregion, che non m apre né serra, né per suo mi riten né scioglie il laccio; ancide, uccide et non m ancide Amore, et non mi sferra, né mi vuol vivo, né mi trae d impaccio. veggio, vedo cheggio, imploro Veggio senza occhi, et non ò lingua et grido; et bramo di perir, et cheggio aita; et ò in odio me stesso, et amo altrui. pascomi, mi cibo Pascomi di dolor, piangendo rido; egualmente mi spiace morte et vita: in questo stato son, donna, per voi. DENTRO IL TESTO METRO: sonetto con schema di rime ABAB ABAB CDE CDE Nel sonetto emerge il ritratto di un uomo inquieto, preda di un grande contrasto interiore. La tensione che vive è espressa con una serie di opposizioni, come nel verso 2: e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio . L io diviso è una caratteristica della poesia di Petrarca. In questa poesia si vede bene il contrasto tra il desiderio di spiritualità e lo stimolo dei sensi che possiede il poeta. 42

I Saperi Fondamentali di Letteratura italiana - volume 1
I Saperi Fondamentali di Letteratura italiana - volume 1
Dalle origini al Cinquecento