La poesia comico-realistica

unità 1 • le origini e il duecento

      la poesia comico-realistica

Una poesia anticonformista

La poesia comico-realistica propone una parodia e una presa in giro della poesia “alta” e produce testi scritti con maggiore aderenza alla realtà.

In opposizione alla “donna-angelo”, quindi, troviamo figure femminili imperfette moralmente e fisicamente.

I Temi

Le poesie che appartengono al modo comico-realistico si contrappongono anche alle poesie dello Stilnovo:

  • per i temi, perché invece di un amore ideale e astratto parlano di passioni concrete, erotismo, cibo e gioco;
  • per il linguaggio che usa termini popolareschi e di uso quotidiano ed è pieno di ingiurie, cioè di offese verso le cose o le persone che ostacolano i desideri del poeta (Pagine di realtà, p. 96).

In questo modo viene descritto un mondo plebeo e popolare, anche se spesso gli autori sono poeti provenienti da famiglie nobili.

L’autore più importante: Cecco Angiolieri

L’autore più noto e importante fra i poeti comico-realistici è Cecco Angiolieri, nato nel 1260 a Siena da una famiglia nobile e ricca. Partecipa alla battaglia di Campaldino, nel 1289, dove forse incontra Dante.


Più volte arrestato a Siena perché gira la notte per la città (cosa vietata a quel tempo), muore povero.


Ha scritto più di cento sonetti, molti dei quali dedicati all’amore per Becchina, alla vita nelle taverne e al gioco.

Il suo sonetto più famoso è S’i’ fosse foco, ardere’ il mondo.

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S’i’ fosse foco, ardere’ il mondo


di Cecco Angiolieri

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Audiolettura

S’i’ fosse foco, ardere’ il mondo;

s’i’ fosse vento, lo tempestarei;

s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;

s’i’ fosse Dio, mandere il en profondo;


s’i’ fosse papa, serei allor giocondo,

ché tutti cristiani embrigarei;

s’i’ fosse ’mperator, sa’ che farei?

a tutti mozzarei lo capo a tondo.


S’i’ fosse morte, andarei da mio padre;

s’i’ fosse vita, fuggirei da lui:

similemente faria da mi’ madre.


S’i’ fosse Cecco com’i’ sono e fui,

torrei le donne giovani e leggiadre:

le vecchie e laide lasserei altrui.

DENTRO IL TESTO

METRO: sonetto con schema di rime ABBA ABBA CDC DCD


Cecco Angiolieri se la prende con tutti e con tutto e afferma la sua volontà di distruggere il mondo intero.


In realtà gli ultimi versi fanno capire che non vuole essere preso del tutto sul serio. Infatti chiude usando un tono giocoso e leggero con una conclusione che sembra voler divertire gli amici e scandalizzare.

VERIFICA

Rispondi alle domande


1. Cecco Angiolieri vuole:

  • diventare Papa.
  • distruggere tutti e tutto.


2. Secondo te, Cecco Angiolieri se la prende:

  • con il Papa e l’imperatore.
  • con i cristiani e i sudditi dell’imperatore.


3. L’ultima terzina ha un tono:

  • rabbioso.
  • scherzoso.

I Saperi Fondamentali di Letteratura italiana - volume 1
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