Percorsi di educazione civica

La questione ambientale IL FUTURO: STAZIONARIET O DECRESCITA? I sempre più gravi problemi ecologici del pianeta hanno indotto numerosi studiosi a pensare scenari per evitare quella che molti ritengono un imminente catastrofe. La visione più ottimistica e conciliante del futuro è quella di quanti ritengono che lo sviluppo tecnologico, il progresso scientifico o la scoperta di nuove fonti di energia e materiali sulla Terra o nello spazio potranno mitigare il deterioramento ambientale. Queste prospettive, quando non negano addirittura l esistenza del problema, pretendono di evitare o posporre un cambiamento dell attuale stile di vita dell uomo sul pianeta, scacciando i timori sul degrado dell ecosistema con speranze future, incerte o addirittura improbabili. Da decenni tuttavia vi sono voci che invocano un cambiamento radicale, tale da fermare o invertire il deterioramento ambientale. Una delle più autorevoli è quella dell economista ecologico statunitense Herman Daly (n. 1938), che a partire dagli anni Settanta ha sviluppato la teoria dello stato stazionario. Partendo dal presupposto che la Terra e le sue risorse sono un sistema finito, Daly critica l attuale modello di sviluppo basato sulla crescita indefinita, che attribuisce un valore assoluto ai bisogni dell individuo e tende a considerare la finitezza delle risorse un fenomeno trascurabile. Egli propone dunque l introduzione di un tipo di economia basato sull equilibrio fra bisogni e risorse, regolato dall alto attraverso l intervento dello Stato, il quale deve non solo operare una redistribuzione della ricchezza e il controllo del consumo di risorse, ma anche il controllo della popolazione, attraverso un attenta politica di limitazione delle nascite. Un atteggiamento più radicale ha assunto invece la corrente favorevole alla cosiddetta decrescita, che rifiuta del tutto l ammissibilità dello sviluppo anche se inteso come sviluppo sostenibile . Anzi, secondo questa tesi, tale espressione è un paradosso o addirittura un controsenso: infatti è il paradigma stesso dello sviluppo, fondato sulla crescita economica, a dover essere rivoluzionato. A partire dai lavori del matematico rumeno Nicholas Georgescu-Roegen (1906-94) e dell economista francese Serge Latouche (n. 1940), questi pensatori considerano anche lo stato stazionario di Daly come insufficiente a invertire i trend del mondo attuale: per loro è necessaria una drastica riduzione dei consumi e della produzione, presupposto per la costruzione di una nuova società, da valutare con indicatori non più economici, come per esempio il benessere ambientale e sociale. Per sottolineare la necessità di un mutamento nella prospettiva economica, economisti e pensatori quali G. Hardin (1915-2003) e K.E. Boulding (1910-93) hanno utilizzato la metafora della nave . Dovremmo cessare di considerare la Terra come un deposito dal quale prendere ciò che vogliamo, e pensarla più come una nave nella quale i passeggeri si salvano se hanno cura di controllare il consumo di ciò che c è a bordo. LAVORARE SUL TEMA Quali azioni concrete si possono compiere per ridurre la nostra impronta ecologica , il nostro impatto sul pianeta? Quanto è davvero sostenibile lo stile di vita di ciascuno di noi? Divisi in quattro gruppi di lavoro, ricercate i materiali per rispondere a questi interrogativi: a) quali sono i comportamenti più onerosi in termini di impronta ecologica (trasporti, consumi, stile di vita ecc.)? b) Quali azioni possiamo mettere in campo per diminuire la nostra impronta ecologica? c) In quali paesi l impronta ecologica media è più elevata? d) Qual è la mia impronta ecologica? Alla domanda d) si può rispondere utilizzando uno dei calcolatori di impronta ecologica disponibili gratuitamente sui siti web di enti che si occupano di ambiente e sostenibilità (il docente sceglie un calcolatore unico per tutti). Ciascun gruppo elabora una semplice scheda con i risultati della ricerca. Confrontate poi i materiali raccolti e insieme elaborate un documento di sintesi che tenga conto del lavoro svolto. Infine, in un dibattito in classe valutate quanto emerge dal documento prodotto, partendo da queste riflessioni: ... Siete soddisfatti della vostra impronta ecologica? Che cosa pensate di poter fare per migliorarla? Che cosa dovreste fare per poter incidere in maniera più efficace? 29

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Storia Triennio