INTRECCI ARTE - La guerra nell’arte

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La guerra nell’arte

Scontri, drammi e furori raccontati da mosaici e dipinti

Il tema della guerra, della violenza delle battaglie, dello scontro tra i combattenti ha ispirato i pittori e gli artisti di ogni epoca.
Uno scontro dell’antichità

Dalla cosiddetta Casa del Fauno, una delle abitazioni più vaste della colonia romana di Pompei, distrutta da un’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., proviene il mosaico pavimentale della Battaglia di Gaugamela, che raffigura, probabilmente copiando un famoso dipinto greco, la concitata scena dello scontro tra il re macedone Alessandro Magno (a sinistra) e Dario III di Persia (a destra). Il giovane Alessandro, a capo scoperto, con i capelli ricci, cavalca Bucefalo, nella zona più danneggiata del mosaico; Dario, che pare terrorizzato dall’energia del nemico, sferra un ultimo attacco guidando un carro, mentre il suo cocchiere sta già tentando la fuga. Cavalli, armi, uomini si affollano in una mischia disperata che ben rende il rumore concitato di una battaglia.

Una battaglia “geometrica”

Gli stessi elementi tornano, molti secoli dopo, ma con un effetto profondamente diverso, in un dipinto del fiorentino Paolo Uccello, eseguito nel 1438 circa: La battaglia di san Romano fa parte di un ciclo di tre tavole, ora conservate a Firenze, Parigi e Londra, che raffigurava le movimentate fasi dello scontro avvenuto nel 1432 in Valdelsa tra le opposte truppe dell’esercito fiorentino e di quello senese, alleato col duca di Milano e con l’imperatore. Il senese Bernardino della Carda è al centro del dipinto oggi a Firenze, disarcionato dal suo cavallo: la scena della battaglia, con il punto di fuga focale sul cavallo bianco del comandante, occupa il primo piano, mentre lo sfondo è popolato di minuscole figure.

La scena è concitata solo all’apparenza, poiché una rigida intelaiatura geometrica e prospettica riesce a cristallizzare e a congelare il furore dello scontro armato, facendo scomparire ogni drammaticità, in una sorta di favola fuori dal tempo, dai volumi puri e dai colori irreali.

Gli effetti di un bombardamento

Un grido sembra squarciare una delle più famose raffigurazioni della guerra e dei suoi devastanti effetti: la grande tela di Guernica fu dipinta da Pablo Picasso nel 1937, a seguito del disastroso bombardamento che rase al suolo la città omonima, in Spagna, durante la guerra civile.

Al centro compare un cavallo, allucinato e quasi impazzito, simbolo di furia distruttrice e omicida. Le figure accanto, dai tratti deformati, simboleggiano gli effetti del bombardamento: una donna piange il figlio morto, la testa mutilata di un uomo giace in basso, altre figure fuggono terrorizzate, in una sorta di manifesto che doveva denunciare la violenza insensata della guerra, che sembra privare il mondo addirittura dei colori.

Classe di letteratura - volume 1
Classe di letteratura - volume 1
Dalle origini al Cinquecento