Siamo nella Quarta giornata, dedicata agli amori infelici. Filomena narra l’amore di Lisabetta per Lorenzo, un amore dagli esiti tragici per colpa dei fratelli di lei i quali, ostili a questa relazione, non esiteranno a compiere un gesto estremo. Ma ancora più estrema sarà la reazione della ragazza.
T8 - Lisabetta da Messina
T8
Lisabetta da Messina
Decameron, IV, 5
Audiolettura
DENTRO IL TESTO
I contenuti tematici
Quello di Lisabetta è un amore dall’esito tragico. La ragazza incarna, con il suo gesto estremo (staccare la testa dal cadavere dell’amato per portarla con sé), la potenza dell’amore nonostante il destino avverso, traendo da sé, dalla propria interiorità, una forza fino a poco prima imprevista e impensata. Boccaccio non può che ammirarla: descrivendo la sua sfortunata vicenda, implicitamente accusa i fratelli della ragazza di essere stati sordi e ciechi alle ragioni dell’amore, che lo scrittore difende in ogni punto della sua opera. L’attesa vana di Lisabetta, la sua lucida follia, la conclusione drammatica della vicenda conducono a un’atmosfera fiabesca (sottolineata da alcuni critici, come Luigi Russo) che però non fa venir meno il realismo della situazione iniziale (evidenziato da altri studiosi, come Attilio Momigliano).
Lisabetta ama Lorenzo, ma i fratelli non approvano questa relazione. Perché? Oltre al fatto che ritengono di dover essere loro, gli uomini di casa, a decidere chi la sorella debba sposare, forse reagiscono anche per la modalità con cui ne sono venuti a conoscenza: a cose fatte, senza che prima sia stato chiesto loro il permesso. D’altra parte un rapporto sessuale fuori dal matrimonio determinava il disonore della ragazza, una macchia infamante. In effetti proprio questa è la preoccupazione espressa esplicitamente: l’infamia della sorella potrebbe procurare loro, agli occhi della gente, danno, sconcio, vergogna (r. 27); in altre parole una relazione illecita della sorella potrebbe danneggiare i loro affari.
C’è però anche un’altra ragione, di tipo sociale: Lorenzo – per quanto loro uomo di fiducia (tutti i lor fatti guidava e faceva, rr. 9-10) – è soltanto un “lavoratore dipendente”, un “salariato”, mentre loro sono i padroni, i proprietari del fondaco. Essi rappresentano, cioè, un’agiata famiglia di mercanti e, se mai decidessero di maritare la sorella, vorrebbero come cognato un uomo di ceto più alto: in questo senso potrebbe emergere, da parte di Boccaccio, una critica all’estremizzazione della «ragion di mercatura», una logica puramente economica quale metro di giudizio dei fatti e criterio dei comportamenti, che, se non moderata da altre considerazioni, può produrre risultati aberranti.
C’è anche chi, attraverso una lettura psicanalitica della novella, ha ipotizzato un legame potenzialmente incestuoso, seppure su un piano latente, tra i fratelli e Lisabetta: essi, che la considerano una loro “proprietà”, sarebbero gelosi di ogni altro uomo interessato a lei (per questo non le avrebbero ancora trovato marito) e quindi pronti a preservarne con ogni mezzo la vagheggiata “purezza”.
Le scelte stilistiche
Racconto d’amore e di morte, la novella ha un tono più lirico (attento cioè alle risonanze interiori dei personaggi) che drammatico (attento cioè all’azione vera e propria). Il testo presenta infatti scelte lessicali tese a sottolineare «una trama silenziosa e segreta, che sottende […] alle vicende esterne eventi intimi» (Baratto). I fatti esteriori e oggettivi (l’agire dei fratelli) hanno una ricaduta tutta soggettiva su Lisabetta: da qui l’insistenza sugli accenti accorati espressi – pur in assenza, sulla pagina, delle sue parole – da questo personaggio attraverso una serie di vocaboli chiave appartenenti al campo semantico del dolore: dolente e trista (r. 41), si doleva (r. 43), piagnea (r. 77) ecc. Lisabetta, infatti, «al dolore si abbandona e da esso si lascia lentamente sommergere» (Bosco).
VERSO LE COMPETENZE
COMPRENDERE
1 Riassumi il contenuto della novella in circa 5 righe.
2 Com’è descritto Lorenzo all’inizio della novella?
3 Che cosa significa l’espressione, riferita a Lisabetta, gli occhi le parevano della testa fuggiti (r. 82)?
4 Come si accorgono i fratelli dello strano attaccamento di Lisabetta al vaso di basilico?
5 Quando i fratelli trovano nel vaso di basilico la testa di Lorenzo, qual è il loro primo pensiero?
ANALIZZARE
6 Lorenzo viene descritto come assai bello della persona (r. 10): della persona è
- a complemento di specificazione.
- b complemento di limitazione.
- c complemento di qualità.
- d complemento di proprietà.
7 Nella frase disotterra la testa e mettela in un testo (r. 2) quale figura retorica riconosci? Che funzione ha?
INTERPRETARE
8 Come definiresti il legame tra Lisabetta e Lorenzo? Infatuazione o amore? Motiva la tua risposta anche fornendo opportuni riferimenti testuali.
9 Lorenzo è assente da troppo tempo e, un giorno in cui Lisabetta ne domanda insistentemente ai fratelli, uno di essi le risponde: Se tu ne domanderai più, noi ti faremo quella risposta che ti si conviene (rr. 39-40). Quale sarebbe la risposta che – a giudizio del fratello – la ragazza meriterebbe? A che cosa allude?
10 Come appare Lorenzo in sogno a Lisabetta? perché?
11 Lisabetta e i suoi fratelli sono portatori di due visioni del mondo inconciliabili. Quali?
12 Quale pensi possa essere il messaggio che Boccaccio voleva trasmettere con questa novella al pubblico dei lettori borghesi (molti dei quali mercanti), a cui principalmente si rivolgeva con il Decameron?
scrivere per...
RACCONTARE
13 Ispirandoti alla letteratura, al cinema o alla cronaca, tratta, in forma di racconto, il seguente tema: “Storia tragica di un amore infelice”.
ESPORRE
14 Trasforma la novella di Boccaccio in un articolo di giornale (cronaca nera), immaginando i fatti come se fossero accaduti ai giorni nostri. Scrivi un testo informativo di circa 20 righe.
Classe di letteratura - volume 1
Dalle origini al Cinquecento