L’autore

Giovanni Boccaccio

1313-1375

Boccaccio e noi


Fu Giovanni Boccaccio a definire “divina” la Commedia di Dante, forse anche per distinguere quell’amato e insuperabile capolavoro dalla propria “commedia”, intrisa di umanità, di cortesia, di passioni terrene. Il Decameron costituisce proprio questo: una sterminata galleria della varietà del reale, un monumento in cui dominano come unici princìpi ispiratori il potere dell’ingegno e la lotta dell’individuo con l’Amore e la Fortuna, le due capricciose, imprevedibili e tiranniche forze che tentano di dominarlo.

Lo scopo di Boccaccio è dichiarato: nel presentare le sue cento novelle ai lettori, egli si propone di dilettarli, di divertirli, di distrarli dagli affanni e dalle angustie quotidiane, specie quelle vissute dalle donne, alle quali offre uno svago disimpegnato che le liberi dalle pene d’amore e dalla noia della vita domestica. Scherzi, beffe, imprevisti, commedia e tragedia, amori felici e infelici, nobili e popolani, frati e mercanti e donne, ancora donne, un indimenticabile esercito di donne, fanciulle perseguitate ma anche mogli traditrici, perché ognuna e la sua storia meritano di essere raccontate, senz’altra preoccupazione che il piacere di narrare e di descrivere, con occhio indulgente e laico, il fascino della vita, la forza dell’eros, le infinite possibilità dell’intelligenza e della parola.

Nessun moralismo: Boccaccio elabora una concezione della letteratura mondana, aperta al dialogo, priva di insegnamenti trascendenti da impartire. E non è un caso che la sua esaltazione delle virtù umane e della gioia di vivere maturi mentre dilaga la peste, la morte sembra trionfare e la società è devastata dal male. Navigare nel suo universo narrativo ci dà la possibilità non solo di immergerci nel dolce e divertente clima di una splendida leggerezza, ma anche di cogliere l’eternità di valori come la convivenza e la bellezza, e soprattutto di comprendere che il racconto e l’ascolto sono gli strumenti più importanti per reagire al caos e al disordine che spesso, oggi come ieri, regnano nelle relazioni umane.

Classe di letteratura - volume 1
Classe di letteratura - volume 1
Dalle origini al Cinquecento