Il primo incontro tra Dante e Beatrice avviene quando lei non ha ancora compiuto nove anni e lui è vicino a compierli. Dante, nonostante sia ancora un bambino, prova un’emozione fortissima: annuncio della passione amorosa vera e propria, che sboccerà in età adulta.
T2 - Il primo incontro
T2
Il primo incontro
Vita nuova, 2
DENTRO IL TESTO
I contenuti tematici
Gli effetti conseguenti alla vista di Beatrice sono resi attraverso una sorta di rappresentazione scenica, dominata da un’aura di miracolo e di mistero. Lo spirito de la vita (rr. 9-10), che risiede nel cuore (il «lago del cor» di Inferno, I, 20), comincia a tremare terribilmente (e tale tremore è visibile in tutta la persona di Dante bambino); lo spirito animale (r. 13), cioè l’anima sensitiva, attiva nel cervello, informa gli occhi che Beatrice è, e sarà anche in futuro, la loro felicità; lo spirito naturale (r. 16), operante nel fegato, scoppia in lacrime, presagendo le imminenti sofferenze (quando si è innamorati spesso ci si dimentica di nutrirsi oppure non si riesce a farlo).
Dante mette così in scena le tre potenze dell’anima (secondo la fisiologia psichica definita da Alberto Magno, celebre filosofo e teologo domenicano del XIII secolo, seguace di Aristotele), già care a Cavalcanti, che le definisce “spiritelli”.
Dante però si distanzia da Cavalcanti e dalla sua lettura irrazionale e sensitiva della passione: egli infatti identifica l’amore con la ragione, là dove afferma che l’immagine di Beatrice era di sì nobilissima vertù, che nulla volta sofferse che Amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio de la ragione (rr. 27-28). In altre parole il poeta sostiene che la persistenza dell’immagine di Beatrice nella sua fantasia non gli ottenebrava mai la luce della ragione: il suo era un amore casto e puramente spirituale, privo di impulsi istintivi e sensuali.
Il testo ora letto può essere inteso come una sorta di anticipazione dell’intera Vita nuova. Infatti si ha già qui, in questo secondo capitolo, «una specie di prova generale delle immaginazioni future, un piccolo condensato della Vita nuova» (Giuseppe De Robertis): per la riduzione della vicenda esterna alla sua risonanza spirituale; per la drammatizzazione, di ascendenza cavalcantiana, dell’evento interiore; per il condensarsi dell’esperienza in figure e simboli che alludono a un compimento futuro.
Le parole profetiche dello spirito de la vita prefigurano la vicenda narrata nei capitoli 11-16, quelle dello spirito naturale i capitoli 4-10, mentre in quelle dello spirito animale viene presagito il tema della contemplazione beatificante (capp. 17 e ss.). Ma soprattutto si delineano qui due filoni tematici fondamentali: la lode di Beatrice (non parea figliuola d’uomo mortale, ma di deo, r. 25) e l’esaltazione di un amore retto sin dall’inizio dal fedele consiglio della ragione.
Le scelte stilistiche
Questa prima rivelazione d’amore è caratterizzata da un ritmo liturgico (cioè proprio di una rappresentazione sacra), con frasi pronunciate in latino e recanti echi biblici. Inoltre è molto forte la valenza simbolica di alcuni particolari. Innanzitutto il numero nove: Beatrice è nel nono anno di vita. Poi il vestito sanguigno (r. 8): il rosso significa ardore di carità ed è uno dei colori della Trinità (insieme con il bianco e il verde).
VERSO LE COMPETENZE
COMPRENDERE
1 Perché anche coloro che non sapevano come si chiamasse Beatrice si riferivano a lei con questo nome?
2 Per quale motivo lo spirito animale, cioè l’anima sensitiva, dice agli occhi che è apparsa la loro beatitudine?
3 Perché l’immaginazione di Dante accresce la forza (vertù, r. 20) di Amore su di lui?
4 Che cosa intende dire Dante quando afferma che l’immagine di Beatrice continuatamente meco stava (r. 26)?
analizzare
5 In quale espressione in particolare trovi una caratterizzazione di Beatrice in termini prettamente stilnovistici?
interpretare
6 Attraverso quale figura retorica viene presentato il sentimento amoroso? Quali aspetti ne vengono indicati? Con quale scopo da parte del poeta?
Dibattito in classe
7 Che cosa trovi in questo testo di ancora attuale e che cosa invece ti sembra “difficile” e lontano dal tuo modo di vedere? Per quale motivo? Discutine con i tuoi compagni.
Classe di letteratura - volume 1
Dalle origini al Cinquecento