7. La psicoanalisi dopo Freud

La psicoanalisi 7. LA PSICOANALISI DOPO FREUD Dopo la morte di Freud, avvenuta nel 1939, la psicoanalisi si diffuse in tutto il mondo. I suoi seguaci continuarono le sue ricerche, talvolta arrivando a conclusioni diverse. Carl Gustav Jung (1857-1961), allievo di Freud, non condivideva le idee del maestro sulla sessualità infantile e riteneva che l inconscio non fosse solo individuale, ma anche collettivo. Sosteneva cioè che ci fossero alcune figure, da lui definite archetipi, presenti nei sogni di tutti gli uomini e anche nel simbolismo dei miti e delle religioni. La figlia Anna Freud (1895-1982) si occupò dei meccanismi messi in atto dall Io per difendersi dall inconscio, come per esempio la negazione, che si verifica quando il paziente rifiuta la realtà. Melanie Klein (1882-1960) approfondì la psicoanalisi PER LO STUDIO infantile, mettendo a punto tecniche di terapia che non Sottolinea nel testo con colori diversi di che cosa si occuparono Carl Gustav Jung, Anna Freud e Melanie Klein. richiedessero l uso del linguaggio, difficile da utilizzare con i bambini; il disegno o il gioco creativo, per esempio, potevano rivelare l inconscio. VERIFICA 1. Scegli il completamento corretto. a. Lo psicoanalista: 1. non può entrare in contatto con l inconscio del paziente. 2. entra in contatto con l inconscio del paziente tramite alcune tecniche. 3. cura il paziente spiegandogli come reprimere il suo inconscio. 2. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). a. Secondo Freud nell inconscio si trovano tutti i nostri pensieri e ricordi rimossi. V F b. Il superamento del complesso di Edipo permette al bambino di sviluppare la propria sessualità. V F c. Le tre istanze descritte nella seconda topica non sono mai in conflitto. V F 59

I Saperi Fondamentali di Psicologia e Pedagogia
I Saperi Fondamentali di Psicologia e Pedagogia
Primo biennio del Liceo delle Scienze umane