CANTO XXIX – Gli angeli e l’uomo

Gli angeli Canto XXIX e l uomo TEMPO LUOGO Giovedì 31 marzo (o 14 aprile) 1300, sera Nono Cielo: Primo Mobile (o Cristallino) BEATI Le nove intelligenze angeliche VISIONE DI BEATITUDINE Nove cerchi concentrici che ruotano attorno a un punto più veloce e luminoso: Dio. CORI ANGELICI Serafini Canto 29 PERSONAGGI Dante Beatrice Sommario « (vv. 1-48) Natura degli angeli Il lungo discorso di Beatrice si interrompe per qualche momento: ella tace e si volge a contemplare il punto luminoso, Dio, che ha sopraffatto Dante. Poi riprende per spiegare a Dante quando, dove e come furono creati gli angeli: l atto della creazione, in cui l amore divino si effuse, avvenne fuori dal tempo, che solo allora ebbe inizio, e dallo spazio; la pura forma, la pura materia e la loro combinazione vennero create simultaneamente, e nello stesso istante trovarono il loro ordine e la loro struttura nel cosmo: la forma pura negli angeli, collocati nell Empireo, il punto più alto; la materia pura nella Terra, il punto più basso; in mezzo, come nodo indissolubile che lega forma pura e materia pura, furono collocati i cieli. Dio creò dunque una triplice essenza e una triplice disposizione, in accordo con la sua natura una e trina. « (vv. 49-84) La caduta degli angeli ribelli Beatrice prosegue rispondendo a una domanda inespressa di Dante: quanto tempo passò tra la creazione e la cacciata degli angeli ribelli? In un tempo brevissimo, risponde la beata, inferiore a quanto ne occorrerebbe per contare sino a venti, i ribelli furono cacciati e caddero sulla Terra, mentre gli angeli fedeli rimasero nell Empireo. Causa della ribellione fu la folle superbia di Lucifero, che ora giace nel fondo dell Inferno, là dove Dante lo ha visto, schiacciato dal peso della Terra e dei suoi peccati. Gli angeli fedeli, che ebbero l umiltà di riconoscersi generati dalla bontà divina, vennero premiati con un innalzamento della loro vista intellettuale: ciò conferma che la Grazia viene offerta gratuitamente, ma è proporzionale alla disposizione a riceverla. Ora Dante può contemplare e comprendere senza aiuti le essenze angeliche, ma Beatrice deve spiegare un ulteriore verità, per contrastare i falsi insegnamenti diffusi nelle scuole degli uomini: a differenza di ciò che molti professori sostengono, gli angeli hanno volontà e intelletto ma non memoria, dal momento che vedono direttamente in Dio ogni cosa passata, presente e futura. Chi sostiene il contrario ed è in buona fede cade in errore, ma chi è in mala fede ha maggiore colpa e si carica di maggiore vergogna. « (vv. 85-126) Polemica contro i falsi predicatori Beatrice prosegue la polemica contro le inutili e capziose discussioni dei filosofi, che spesso rincorrono il prestigio personale trascurando la verità del Vangelo. In Terra si diffondono molte false interpretazioni, sparse ai quattro venti da predicatori interessati solo ad attirare pubblico, non a proclamare la parola divina; ma Cristo ha inviato gli apostoli a predicare il vero, non le ciance istrioniche con cui si promettono indulgenze al solo scopo di arricchirsi: come fanno i monaci di sant Antonio, che con i danari ricavati da tali indegne prediche mantengono concubine e figli naturali. « (vv. 127-145) Il numero degli angeli L ultimo dubbio inespresso di Dante riguarda il numero degli angeli. Beatrice spiega che sono una moltitudine, un numero inconcepibile per la mente umana, come si legge nel libro del profeta Daniele; e ognuno di essi gode della beatitudine secondo la propria disposizione individuale, mentre la potenza divina si irradia in essi conservando la sua perfetta unità. BILE Trionf MO MO o de PRI gli O L an IE ge C ° li 9

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato