Dante maestro di retorica – Il sillogismo

e a tal creder non ho io pur prove fisice e metafisice, ma dalmi 135 anche la verità che quinci piove per Mo sè, per profeti e per salmi, per l Evangelio e per voi che scriveste 138 poi che l ardente Spirto vi fé almi; e credo in tre persone etterne, e queste credo una essenza sì una e sì trina, 141 che soffera congiunto sono ed este . De la profonda condizion divina ch io tocco mo, la mente mi sigilla 144 più volte l evangelica dottrina. Quest è l principio, quest è la favilla che si dilata in fiamma poi vivace, 147 e come stella in cielo in me scintilla . Come l segnor ch ascolta quel che i piace, da indi abbraccia il servo, gratulando 150 per la novella, tosto ch el si tace; così, benedicendomi cantando, tre volte cinse me, sì com io tacqui, l appostolico lume al cui comando 154 io avea detto: sì nel dir li piacqui! 133-138. e a tal ... almi: Dante risponde che la fonte della fede sono le prove fisiche e metafisiche e le Sacre Scritture raccolte nella Bibbia (l Antico Testamento, i Libri dei profeti, i Salmi; i quattro Vangeli del Nuovo Testamento, gli Atti degli Apostoli, le Epistole, l Apocalisse). San Tommaso elaborò cinque prove dell esistenza di Dio (Summa theol. I, q. 2, a. 1), tratte dalle osservazioni delle cose sensibili (prove fisiche) e dai ragionamenti sulle realtà soprasensibili al di là della ragione e della esperienza (prove metafisiche). Gli apostoli scrissero i testi sacri dopo che lo tafisiche, ma (tale fede) me la dà anche la verità, che da quassù discende attraverso (i libri di) Mosè, i Profeti, i Salmi e i Vangeli, e attraverso voi (Apostoli), che scriveste dopo che lo Spirito Santo vi ispirò, e credo in tre persone eterne, e queste credo (che siano) una sostanza unica e trina, che ammette uniti «sono ed «è (plurale e singolare). 142-147 Il Vangelo più volte mi imprime nella mente la certezza di questa misteriosa natura divina, della quale ora ho accennato. Questo (della Trinità) è l origine (da cui derivano tutti gli altri dogmi), questa (fede) è la scintilla che si dilata poi in fiamma e risplende dentro di me come una stella nel cielo . 148-154 Come il signore che ascolta notizie piacevoli e poi abbraccia il servo, rallegrandosi per la notizia, non appena egli tace; così, la luce dell apostolo alla cui richiesta io avevo parlato, girò attorno a me per tre volte benedicendomi e cantando, non appena io tacqui, tanto gli piacqui nelle mie risposte. Spirito Santo infuse in loro la Grazia il giorno della Pentecoste (Atti 2, 1-4), rendendoli santi. L aggettivo almi deriva dal latino alere, nutrire, e allude all alimento divino dello Spirito Santo. 139-140. e credo ... trina: è il dogma della Trinità, per cui Dio è uno, ma trino con Cristo e lo Spirito Santo. 141. che soffera ... este : Dio, uno e trino, può parlare sia in forma plurale (sono) che singolare (este); suffero è un verbo latino (sopporto, ammetto); este, forma toscana antica derivante dal latino est, terza persona singo- lare del verbo esse, significa «è . 145-146. quest è la favilla ... in me scintilla: il riferimento al dogma della Trinità, nucleo centrale della fede cristiana, è espresso attraverso due metafore della fede che diventa fuoco e luce: la Trinità è come una scintilla che si allarga in fiamma ardente e la fede in essa scintilla in Dante come una stella luminosa che illumina il suo cammino. 148-152. Come ... tacqui: san Pietro approva le risposte di Dante e si congratula con lui, circondandolo per tre volte con la sua luce, in segno di benevolenza. Dante maestro di retorica Il sillogismo Il sillogismo (dal greco collegamento di concetti , calcolo ) indicava all inizio qualsiasi tipo di calcolo. Fu il filosofo Platone (428 o 427 - 348 o 347 a. C.) il primo ad usare il termine con il significato di ragionamento , mentre Aristotele (384 o 383 a. C. - 322 a.C.) gli conferì più tardi il significato di ragionamento deduttivo, per cui partendo da premesse veritiere o considerate tali si perviene a conseguenze vere. Un ragionamento sillogistico è necessario (corretto) e formale (ovvero la sua correttezza dipende dalla forma e non dal significato delle parole). Si compone di due premesse (maggiore e minore) e approda ad una conclusione (ad esempio, premessa maggiore:«tutti gli uomini sono mortali premessa minore: «Cesare è un uomo ; conclusione: «Cesare è mortale . Nella Commedia Dante utilizza il termine «sillogismo nell accezione di «razionalità umana e limitata a confronto con la completezza della visione e della conoscenza di Dio, come nel canto XI del Paradiso (vv. 1-3): O insensata cura dei mortali/ quanto son difettivi silogismi/ quei che ti fanno in basso batter l ali. Nel canto XXIV del Paradiso (vv. 76-78), durante l esame sulla fede sostenuto di fronte a san Pietro, dopo aver offerto all apostolo la definizione sulla prima virtù teologale, il poeta chiarisce: E da questa credenza ci convene/ silogizzar, sanz avere altra vista: [ ]. Il verbo silogizzar assume qui il significato di trarre deduzioni . Paradiso San Pietro: l esame sulla fede 723

La Divina Commedia
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