La Divina Commedia

720 Canto XXIV (vv. 34-81) Esame di Dante: il concetto di fede 34-39 E Beatrice (rispose): «O luce eterna del grande uomo a cui nostro Signore lasciò le chiavi, che egli portò sulla Terra, di questa meravigliosa beatitudine (il Paradiso), esamina costui su questioni secondarie ed essenziali, come desideri, riguardo alla fede, grazie alla quale tu camminasti sulle acque. 40-51 Se egli ama bene, e spera e crede bene, tu non lo ignori, perché hai lo sguardo ivi (rivolto a Dio), dove si vede riflessa ogni cosa; ma poiché questo regno ha acquistato cittadini grazie alla vera fede, è opportuno, che a lui (a Dante) sia offerta la possibilità di parlare di essa per glorificarla . Così come il baccelliere si prepara e non parla finché il maestro propone la questione per discuterla, non per definirla, così io mi preparavo con ogni argomentazione, mentre ella parlava, per essere pronto a un tale esaminatore e a tale dichiarazione di fede. 52-60 (Parla san Pietro) «Rispondi, buon cristiano, rivela il tuo pensiero: che cosa è la fede? Allora io alzai la fronte verso la luce da cui provenivano queste parole, poi mi rivolsi a Beatrice, ed essa mi fece un cenno d assenso, perché io versassi esternamente l acqua della mia sorgente interna (perché io esprimessi liberamente i miei pensieri). Io cominciai a dire: «La Grazia che mi concede di fare la professione della mia fede dinanzi al supremo capo, renda espressi bene i miei concetti . 61-66 E continuai: «O padre, come ha scritto la penna veritiera del tuo caro fratello (san Paolo, fratello di san Pietro nella fede), che insieme a te mise Roma sulla buona strada (del Vangelo), la fede è il fondamento delle cose sperate e la dimostrazione di quelle che non sono visibili (sulla Terra); e questa mi sembra la sua essenza . 34. gran viro: dal latino vir, uomo, eroe, termine più elevato del comune homo. Il latinismo conferisce qui maggior nobiltà al personaggio. 35-36. a cui ... miro: Cristo affidò a san Pietro le chiavi per aprire agli uomini la via del Paradiso (gaudio miro), rimettendo loro i peccati; gaudio è un latinismo e significa «felicità ; miro deriva da mirus, mirabile, straordinario. 38-39. fede, per la qual ... andavi: Dante cita l episodio del Vangelo di Matteo (14, 25-29) diventato simbolo di fede assoluta. Cristo apparve camminando sulle acque ai suoi discepoli che pescavano nel lago di Tiberiade. Pietro, per essere certo che si trattasse di Gesù e non di un fantasma, chiese di potergli andare incontro camminando anch egli sull acqua. Ed Egli gli disse di raggiungerlo. Allora Pietro, sceso dalla barca, cominciò a camminare sulle acque. Ma sollevatosi il vento, colto da spavento e temendo di annegare, Ed ella: «O luce etterna del gran viro a cui Nostro Segnor lasciò le chiavi, 36 ch ei portò giù, di questo gaudio miro, tenta costui di punti lievi e gravi, come ti piace, intorno de la fede, 39 per la qual tu su per lo mare andavi. S elli ama bene e bene spera e crede, non t è occulto, perché l viso hai quivi 42 dov ogne cosa dipinta si vede; ma perché questo regno ha fatto civi per la verace fede, a glor arla, 45 di lei parlare è ben ch a lui arrivi . Sì come il baccialier s arma e non parla fin che l maestro la question propone, 48 per approvarla, non per terminarla, così m armava io d ogne ragione mentre ch ella dicea, per esser presto 51 a tal querente e a tal professione. «Dì, buon Cristiano, fatti manifesto: fede che è? . Ond io levai la fronte 54 in quella luce onde spirava questo; poi mi volsi a Beatrice, ed essa pronte sembianze femmi perch o spandessi 57 l acqua di fuor del mio interno fonte. «La Grazia che mi dà ch io mi confessi , comincia io, «da l alto primipilo, 60 faccia li miei concetti bene espressi . E seguitai: «Come l verace stilo ne scrisse, padre, del tuo caro frate 63 che mise teco Roma nel buon filo, fede è sustanza di cose sperate e argomento de le non parventi; 66 e questa pare a me sua quiditate . invocò aiuto e Gesù lo rimproverò per la sua poca fede. Nei confronti della fonte evangelica Dante ricorda solo il primo e grande impulso di fede quando Pietro cammina sulla superficie marina ( intorno de la fede / per la qual tu su per lo mare andavi, vv. 38-39). 40-42. S elli ... si vede: san Pietro, come tutti i beati, vede in Dio ogni cosa e sa se Dante possiede realmente le tre virtù teologali: la Fede (crede), la Speranza (spera) e la Carità (ama bene). 46-48. Sì come ... terminarla: la similitudine si riferisce all ambiente delle scuole teologiche medievali, dove i protagonisti sono l insegnante e lo studente: il «baccelliere consegue il titolo di studio teologico precedente alla laurea ( Parole in chiaro). 51. a tal querente ... professione: querente è un latinismo, dal verbo quaero, chiedere per sapere; professione termine del linguaggio cristiano deriva da profiteri, dichiarazione solenne. 56-57. perch o ... fonte: la metafora dell acqua come sapienza e verità divina è di derivazione evangelica (Giovanni IV, 14); qui intende: diffondere l acqua (la verità) che Dante aveva nel suo interno (fonte). 59. primipilo: il primipilo (dal latino primipilus) era il centurione che nell esercito romano guidava in battaglia il primo manipolo dei triarii e attaccava per primo il nemico. San Pietro diviene così il campione della fede. 61-63. Come l ... filo: Dante risponde con le parole di san Paolo (Lettera agli Ebrei XI, 1) riprese da san Tommaso nella Summa theologiae (II, II, IV, 1): «la fede è la sostanza delle cose sperate e il fondamento, l argomento, di quelle che non si vedono . La metafora del buon filo accenna al retto cammino che san Pietro e san Paolo mostrarono a Roma, cuore dell Impero, in cui portarono il cristianesimo ( Personaggi). 66. quiditate: dal latino quod quid est, indica l essenza di una cosa. termine del linguaggio filosofico della Scolastica ( Parole in chiaro).

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato