La Divina Commedia

diligite iustitiam , primai fur verbo e nome di tutto l dipinto; 93 qui iudicatis terram , fur sezzai. Poscia ne l emme del vocabol quinto rimasero ordinate; sì che Giove 96 pareva argento lì d oro distinto. E vidi scendere altre luci dove era il colmo de l emme, e lì quetarsi 99 cantando, credo, il ben ch a sé le move. Poi, come nel percuoter d i ciocchi arsi surgono innumerabili faville, 102 onde li stolti sogliono agurarsi, resurger parver quindi più di mille luci e salir, qual assai e qual poco, 105 sì come l sol che l accende sortille; e qu etata ciascuna in suo loco, la testa e l collo d un aguglia vidi 108 rappresentare a quel distinto foco. Quei che dipinge lì, non ha chi l guidi; ma esso guida, e da lui si rammenta 111 quella virtù ch è forma per li nidi. L altra b atitudo, che contenta pareva prima d ingigliarsi a l emme, 114 con poco moto seguitò la mprenta. O dolce stella, quali e quante gemme mi dimostraro che nostra giustizia 117 effetto sia del ciel che tu ingemme! Per ch io prego la mente in che s inizia tuo moto e tua virtute, che rimiri 120 ond esce il fummo che l tuo raggio vizia; sì ch un altra f ata omai s adiri del comperare e vender dentro al templo 123 che si murò di segni e di martìri. O milizia del ciel cu io contemplo, adora per color che sono in terra 126 tutti sv ati dietro al malo essemplo! Già si solea con le spade far guerra; ma or si fa togliendo or qui or quivi 129 lo pan che l p o Padre a nessun serra. Ma tu che sol per cancellare scrivi, pensa che Pietro e Paulo, che moriro 132 per la vigna che guasti, ancor son vivi. Ben puoi tu dire: «I ho fermo l disiro sì a colui che volle viver solo e che per salti fu tratto al martiro, 136 ch io non conosco il pescator né Polo . amate la giustizia furono il verbo e il nome che apparvero per primi (primai) dell intera frase disegnata; voi che giudicate la terra furono gli ultimi (sezzai). Poi si fermarono ordinate a figurare la M della quinta parola, in modo che Giove sembrava un disco d argento intarsiato (distinto) d oro in quel punto. E vidi scendere altre luci sulla sommità della M, e lì fermarsi come acquietate cantando, credo, le lodi del bene supremo che le attira verso di sé. 100-114 Poi, come all atto di percuotere ceppi ardenti si sprigionano innumerevoli faville, dalle quali gli sciocchi hanno l abitudine di trarre presagi per il futuro (sogliono agurarsi), più di mille luci sembrarono risollevarsi da quel punto (la sommità della M) e salire, quale molto e quale poco, secondo quanto destinò per loro (sì come... sortille) il sole che le accende; e fermata ciascuna nella sua prestabilita posizione, vidi rappresentare da quel bagliore infuocato che si stagliava (distinto, contro il chiarore argenteo di Giove) la testa e il collo di un aquila. Colui che dipinge lassù non ha maestri; ma è esso il maestro, e da lui si riconosce (si rammenta) discendere la virtù che dà forma alle creature in embrione (nidi). Tutti gli altri beati, che dapprima apparivano felici di formare un giglio (ingigliarsi) nella M, assecondarono con pochi movimenti il formarsi della nuova figura ( mprenta). (vv. 115-136) Condanna del cattivo esempio della Chiesa 115-136 O dolce pianeta, quali e quante luci beate (gemme) mi dimostrarono che la nostra giustizia terrena deriva dal Cielo che tu impreziosisci come una pietra preziosa (ingemme)! Per questo io prego la mente suprema dalla quale (in che) ha origine il tuo movimento e la tua capacità d influenza (virtute) affinché si volga a guardare da dove sale il fumo che oscura (vizia) la tua luce; così che si indigni di nuovo (come già fece una volta) contro chi compra e chi vende dentro al tempio costruito con i miracoli e il sacrificio dei martiri. O esercito di santi che io contemplo (nel ricordo), prega per coloro che in Terra vengono traviati dall esempio nefasto (della Curia corrotta)! Un tempo la guerra (per la difesa della vera fede) si combatteva con le spade; ma ora si fa sottraendo in modo indiscriminato (or qui or quivi) il pane (l Eucaristia) che il buon Padre non nega a nessuno. Ma tu che scrivi solo per cancellare (Giovanni XXII), pensa che Pietro e Paolo, che hanno dato la vita per la comunità dei fedeli (vigna) che tu corrompi, sono ancora vivi. Puoi ben rispondere: «Io sono così fermamente devoto a colui che volle vivere da solo e fu condotto al martirio per i salti (di una danzatrice; Giovanni Battista, indicato con sprezzante perifrasi nell immaginaria risposta del prelato corrotto, figurava sul rovescio del fiorino d oro di Firenze), che non voglio conoscere né il pescatore (Pietro) né Paolo (Polo) . Paradiso L aquila della giustizia 693

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato